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Sosta a pagamento a Catania: assalto ai parcometri con i petardi

Abbattute 18 colonnine nell’ultimo mese; 12 negli ultimi due giorni. Il sindaco lancia pesanti accuse: «Si vuole lasciare la città nelle mani dei parcheggiatori abusivi»

CATANIA. Dodici parcometri di Sostare fatti esplodere la scorsa notte nel centro storico con rudimentali petardi; diciotto nell’ultimo mese. Il sindaco: «Dietro il raid una sfida alla città». Una inquietante coincidenza quella legata alla distruzione dei parcometri con la regolamentazione del sistema dei parcheggi nel centro storico fra Comune, Amt e Sostare. Sostare, la partecipata che gestisce la sosta a pagamento delle strisce blu, manifesta preoccupazione per l’intensificarsi di un fenomeno che continua a ripetersi come nello scorso anno. La società ha già provveduto a sporgere denuncia, ha rimosso gli apparecchi inutilizzabili e sta provvedendo alle sostituzioni allo scopo di limitare al massimo il disagio per gli automobilisti.

«Nella tranquillità — recita una nota della società partecipata — che la Sostare continua nel suo percorso di legalità e di progressiva efficienza dei servizi. Il ripetersi di tale fenomeno conferma la correttezza dell'indirizzo intrapreso dalla società, nel senso di tendere ad una maggiore informatizzazione delle modalità di pagamento, che possa condurre ad una graduale, ma rapida, eliminazione dei parcometri e degli annessi rischi». «Dietro l’ennesimo raid — dice ancora Enzo Bianco — così concertato e organizzato, è difficile pensare che non ci sia una organizzazione criminale strutturata, decisa a lanciare una sfida alla città, pensando di poterla controllare con l’intimidazione, ma costoro sbagliano di grosso».

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