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«Ruba la cassaforte del padre»: denunciato a Vizzini

Le anomalie di un furto in abitazione hanno fatto scattare le indagini dei carabinieri: a sradicare con un martello pneumatico il forziere sarebbe stato il figlio della vittima

VIZZINI. Furto con scasso, nei giorni scorsi a Vizzini, con una serie di anomalie che hanno messo sulla pista giusta i carabinieri agli ordini del maresciallo Francesco Giovrello. Teatro dell'evento delittuoso l'abitazione di un settantenne dalla quale una mano, all'inizio ritenuta ignota, aveva sradicato una cassaforte murata servendosi di un martelletto pneumatico. Un primo inventario ha escluso la mancanza di altri oggetti di valori o suppellettili di un certo pregio, mentre nessun segno di effrazione alla porta di ingresso alla abitazione ed alle finestre della casa è stata notata dai rilievi effettuati dopo la denuncia alle forze dell'ordine che hanno ritenuto la situazione alquanto strana ed anomala. Interrogato in prima battuta il danneggiato, è stato escluso un atto autonomo volto a frodare l'assicurazione.

All'interno del forziere, infatti, erano presenti oggetti preziosi per un controvalore di circa 5mila euro ed almeno tremila euro in "bigliettoni" sonanti. La testimonianza del settantenne, e la conoscenza del tessuto sociale di Vizzini, ha indirizzato i sospetti sul probabile autore del furto: il figlio della vittima. Rintracciatolo, l'uomo dapprima ha negato ogni addebito per poi crollare - in lacrime - messo alle strette davanti alle evidenze dei fatti che indicavano il colpevole in un soggetto che ben conosceva i luoghi nei quali si era consumato il crimine. Il figlio-ladro ha poi condotto i carabinieri in una casa di campagna alle porte del centro abitato dove era stato nascosto il "bottino".

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