CATANIA. In manette, colti in flagrante dai carabinieri mentre intascano il «pizzo», dalle mani del direttore tecnico dei lavori di completamento e adeguamento per la realizzazione del "Museo del Vino- Casa Allegra" di corso Europa angolo via Ligresti a Riposto. Sono un architetto dell' Ufficio tecnico del Comune: G. D. F. le iniziali del suo nome e un ripostese: G. D., noto alle forze dell' ordine.
Autore del progetto, redatto insieme ad altri due architetti, estranei alla vicenda, nell' ambito della coalizione Pist numero 16 Etna Cost-Aci Jonica, ilprogetto è stato ammesso a finanziamento a valere sulle linee d' intervento del Por to il 10 febbraio scorso. Avviati, da circa un mese i lavori edili di completamento di "Casa Allegra", una struttura del Comune destinata ad accogliere attività di solidarietà sociale ed in ultimo un museo del vino, l' imprenditore, dopo avere ricevuto due "avvertimenti" nel cantiere, era stato avvicinato dall' architetto ripostese, incaricato all' istruzione delle pratiche edilizie, riceveva un messaggio "recapitato" per conto di "terze persone", che avrebbero potuto garantire la sicurezza dell' area dietro la corresponsione di una "somma di denaro" mensile e l' assunzione di due operai.
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