UDINE. Un passeur, G.S., di 43 anni, di Catania, già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato questa mattina dalla Polizia stradale di Amaro (Udine) con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Era alla guida di un furgone nel cui cassone erano ammassati 17 migranti. L'uomo è incappato in un controllo nell'ambito del dispositivo rafforzato disposto dal Questore di Udine Claudio Cracovia per la repressione del fenomeno dell'immigrazione clandestina al valico di frontiera di Tarvisio e nella fascia ampia di retrovalico del territorio friulano. La Polizia Stradale lo ha fermato per un controllo lungo l'autostrada A23 in territorio del comune di Trasaghis alla guida del furgone. I 17 migranti sono cittadini afgani e pachistani, tutti richiedenti asilo.
Nelle scorse settimane la Corte d'Assise di Siracusa ha condannato venti somali, da tempo residenti in Italia con lo status di rifugiati politici, perché ritenuti facenti parte di un'organizzazione criminale transnazionale che gestiva un traffico di immigrati ai quali, una volta giunti in Italia, era in grado di fornire anche documenti di identificazione falsi.
Nell'ambito della stessa inchiesta della Dda della Procura di Catania altri 22 imputati sono stati condannati nel novembre del 2013 con un patteggiamento dal Gup del Tribunale etneo. Dei 48 indagati destinatari di provvedimenti restrittivi, 42 sono già stati condannati in primo grado. Con tali sentenze è stata definita una complessa ed articolata indagine avviata dalla Procura di Modica e diretta e coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania, cui hanno partecipato strutture investigative della Polizia di Stato (Squadra Mobile della Questura di Ragusa e Sco di Roma) in collaborazione con la guardia di finanza (Gico del Nucleo di Firenze).
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