CATANIA. Otto impianti sportivi comunali sono adesso in cerca di gestore. Il nono, no. Quello che fu il "Palanesima" resta al suo (triste) destino, perchè i danni a piscine e palestre sono tali da scoraggiare tutti: sia il Comune, che eventuali privati. Il Consiglio, quindi, ha deciso di rinviare la delibera per questa struttura.
Tra martedì e ieri sera, invece, via libera ai regolamenti per gli altri complessi. Tra questi pure lo stadio di rugby "Benito Paolone" a Santa Maria Goretti, malgrado l'amministrazione abbia scoperto - come per Nesima - che non sarà facile, né poco oneroso rimetterlo in piedi.
A sollevare il problema era stata la commissione consiliare Sport, che aveva sollecitato all'assessore Valentina Scialfa e agli uffici comunali una stima degli interventi necessari in tutti gli edifici da "esternalizzare": oltre Nesima e Santa Maria Goretti, anche le palestre "Zurria", "Verginelle" e "XXIV Maggio", il campo di calcio in erba sintetica San Teodoro, la palestra di tennis tavolo nello stadio "Massimino", il Palagalermo e il Palanitta.
Chiarito lo "stato di salute" di questi impianti, imprenditori e federazioni sportive oltre che i club potranno chiederne l'affidamento per dieci anni: "Ma si potrà arrivare sino a venti, in considerazione degli oneri di manutenzione di cui i gestori si faranno carico", spiega il vicepresidente vicario del Consiglio comunale, Sebastiano Arcidiacono.
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