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Riciclaggio di denaro dalla Svizzera, sequestro da 1,6 milioni a Catania

Nei confronti dei fratelli Damiano, Elisabetta e Pietro Russo, tutti indagati per il reato di riciclaggio dei ricavi di reati tributari e fallimentari in precedenza commessi dal padre Placido

CATANIA. I finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per 1,6 milioni di euro, nei confronti dei fratelli Damiano, Elisabetta e Pietro Russo, tutti indagati per il reato di riciclaggio dei ricavi di reati tributari e  fallimentari in precedenza commessi dal padre Placido, rappresentante legale della «Vigilnot Trinacria S.r.l.».

L'attività investigativa ha preso le mosse dallo sviluppo di alcune «segnalazioni di operazioni sospette» della Banca d'Italia nei confronti dei tre fratelli catanesi, nelle quali erano evidenziate discrasie tra i redditi dichiarati nel tempo e i consistenti capitali da loro fatti rientrare in Italia dalla Svizzera attraverso il cosiddetto «scudo fiscale». I riscontri operati dalle Fiamme gialle etnee hanno consentito di accertare che le somme rientrate erano state precedentemente distratte dal patrimonio della «Vigilnot Trinacria S.r.l.»  (società che svolgeva l'attività di servizi di vigilanza, dichiarata fallita nel 2001 con un passivo di circa 4 milioni di euro, di cui oltre 1 milione nei confronti dell'Erario) per essere  investite, presso banche svizzere, in articolati strumenti finanziari.

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