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L’omicidio di Biancavilla, il gip decide sulla convalida dell'arresto della moglie

La sessantatrenne è accusata di aver ucciso il marito simulando una rapina. L’autopsia in mattinata

BIANCAVILLA. Il giudice per le indagini preliminari, Loredana Pezzino, prenderà nella mattinata di oggi, una decisione sulla convalida dell’arresto di Enza Ingrassia, la casalinga di 63 anni accusata dell’omicidio del marito Alfio Longo. «Abbiamo avanzato al gip una precisa richiesta: la detenzione cautelare - ha ribadito il legale della donna Luigi Cuscunà - possa avvenire in una comunità protetta, come quella dell’Opera Cenacolo Cristo Re di Croce al vallone, o agli arresti domiciliari».

E stamattina è prevista l’autopsia sul cadavere di Alfio Longo al Garibaldi di Catania. Intanto non si fermano le indagini dei carabinieri che nelle ultime 24 ore hanno effettuato un ulteriore sopralluogo all’interno della villetta di contrada Crocifisso. Al vaglio degli inquirenti la ricerca di prove che possano “confermare” la versione fornita dalla donna sull’omicidio. Sarebbero state trovate tracce di sangue anche nel bagno di casa. Al vaglio degli investigatori anche le impronte digitali lasciate sul ceppo di legno utilizzato come arma del delitto. Si cerca di capire se la donna abbia avuto eventuali complici anche se quest’ipotesi col passare del tempo sembra tramontare del tutto. Inoltre i carabinieri stanno indagando sulla vita di Alfio Longo nella cui casa sono stati trovati un pistola e un fucile nonche droga essiccata e piantine di cannabis.

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