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Spaccio a Catania, assolto a 17 anni dall'accusa: chiede centomila euro di risarcimento

La vicenda inizia il 9 marzo del 1998, quando l'uomo, allora 37enne, è arrestato a Pordenone per un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Catania

CATANIA. Prosciolto dopo 17 anni dall'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti commesso a Catania Alessandro Turchet, 55 anni, originario di Pordenone,  chiede adesso un risarcimento allo Stato di centomila euro per i danni morali e patrimoniali subiti.

La richiesta è stata presentata dal suo legale, l'avvocato Giuseppe Lipera, alla Corte d'appello di Messina.

La vicenda inizia il 9 marzo del 1998, quando l'uomo, allora 37enne, è arrestato a Pordenone per un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Catania. Il 2 aprile dello stesso anno il Tribunale del riesame annulla il provvedimento e lo scarcera. La Procura chiede il processo, e Turchet è condannato, in primo grado, a quattro anni e sei mesi
di reclusione.

La Corte d'appello di Catania, nel luglio del 2015, lo assolve «per non avere commesso il fatto». «Non vi è una cifra che può compensare 17 anni di dolore fisico e morale - scrive nella richiesta di risarcimento l'avvocato Lipera - 7.300 giorni vissuti drammaticamente e quotidianamente.

Questa difesa ritiene equo considerare che le sofferenze patite, peraltro come già acclarato ingiustamente, non possono essere inferiori a 100.000 euro, dovendo per forza di cose dare una terrena valutazione. Adesso - chiosa il penalista - è iniziata l'azione di riscossa».

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