PATERNÒ. Ottocentoquattordici capi di bestiame - tra mucche e pecore - di provenienza ignota ed illecita sono stati sequestrati dai carabinieri a Paternò (Catania) in un ovile abusivo in un terreno incolto in Viale dei Platani, una zona densamente abitata, nell'ambito di controlli per il «Piano Straordinario di Eradicazione della Brucellosi» effettuati insieme a personale dell'Asp.
Al termine dei controlli, protrattisi per alcuni giorni, i militari hanno accertato che 15 capi di bestiame erano di provenienza illecita perchè oggetto di furto o smarrimento. I rimanenti, tra i quali 50 agnelli, non erano tracciabili.
Ai titolari che sono stati denunciati per ricettazione, sono state elevate contravvenzioni per 15.000 euro per la violazione delle norme in merito alla mancanza di codice aziendale e alla mancata identificazione degli animali.
Gli operatori dell'Asp, oltre a dare una tracciabilità agli animali, hanno prelevato campioni di sangue per valutarne lo stato di salute. Tutti gli animali, in attesa dell'esito delle analisi di laboratorio, sono stati affidati ad un custode giudiziario. Uno dei componenti della famiglia proprietaria dell'ovile, un 27enne, era stato arrestato dai carabinieri nell'ottobre del 2014 durante un controllo in un suo ovile di Contrada Porrazzo perchè trovato in possesso di pistole e fucili con la matricola cancellata e di una piccola quantità di droga.
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