CATANIA. Quante possibilità esistono staticamente che su 4.000 premi, in buono spesa da 50 euro ciascuno, di un concorso nazionale ne vengano vinti 1.000 in un solo supermercato di Frosinone e 350 in uno nella provincia di Agrigento? E' il quesito posto da un'azienda dolciaria etnea alla polizia postale di Catania che, dopo indagini e accertamenti, ha trovato la soluzione: è stata una truffa organizzata dai titolari, e i vincitori sono loro familiari e amici.
E gli organizzatori sono stati denunciati, in stato di libertà, all'autorità giudiziaria. Le indagini, coordinate dalla Procura distrettuale di Catania, erano state avviate dopo la denuncia di una nota impresa dolciaria etnea presente in campo nazionale che lo scorso anno aveva indetto un concorso legato alla vendita di sue uova di Pasqua. In palio 4.000 buoni spesa da 50 euro ciascuno. Per partecipare occorreva comunicare telefonicamente la data, l'orario e il numero dello scontrino fiscale rilasciato dopo l'acquisto del prodotto.
Gli accertamenti della polizia postale di Catania hanno permesso di verificare che i vincitori dei buoni di acquisto erano parenti dei titolari dei supermercati, che gli scontrini fiscali per partecipare al concorso erano palesemente contraffatti e che quasi tutte le vincite erano state comunicate mediante telefonate fatte da da utenze intestate ai titolari dei due supermercati o a loro familiari. Inoltre, truffa nella truffa, secondo l'accusa, i due punti vendita, nelle date in cui sono avvenute le vincite, non avevano ancora le uova pasquali nella loro disponibilità.
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