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"Lavoro nero", multe e sequestri a Paternò

PATERNO'. Pianificate dall’Arma una serie di verifiche contro il fenomeno del caporalato e la sicurezza dei cantieri, in quest’ultimo caso per una massiccia azione di prevenzione capace di scongiurare le cosiddette «morti bianche». Gli interventi recentemente effettuati sono stati spalmati nell’arco della scorsa settimana. Li hanno effettuati i carabinieri del Nil, in collaborazione con i militari del comando Provinciale e gli ispettori del lavoro, su input della Direzione provinciale del Lavoro.

Con l’arrivo della buona stagione, riprende la raccolta nelle campagne della zona pedemontana, in quella della Piana e nel Calatino, dove soggetti senza scrupoli sfruttano la manodopera.

Controllate 4 aziende agricole, nel corso delle quali 2, ricadenti nel territorio di Paternò, sono risultate irregolari poiché non note alla pubblica amministrazione. Sono state verificate le posizioni di 22 lavoratori, 10 delle quali sono risultate illegali. In conseguenza di tale accertamento sono state elevate sanzioni per 4 mila euro per singolo lavoratore «in nero» e le due aziende in torto sono state costrette a sospendere l’attività. Una delle due aziende disponeva di 3 collaboratori «in nero» su 3 in organico; l’altra 7 lavoratori «in nero» 7. Si trattava di 7 bulgari, 2 nigeriani e 1 gambiano. Recuperati contributi e premi assistenziali per 20.200 euro.

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