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Migranti, a Catania ricollocati quattro minorenni fuggiti dalle strutture di accoglienza

CATANIA. Sono stati condotti in Questura da Polizia e Polizia municipale, identificati e poi affidati dai Servizi sociali del Comune al Centro Astalli i quattro migranti minorenni, tutti eritrei, sorpresi a dormire nelle prime ore del mattino su un terreno privato dietro piazza della Repubblica. Con loro sono stati identificati anche cinque migranti maggiorenni, dei quali si sta occupando la Prefettura.

L'operazione è stata disposta dal questore di Catania Marcello Cardona. In sinergia con la Polizia di Stato ha lavorato la Polizia municipale del Comune. Dagli accertamenti svolti dalla Questura è risultato che i quattro minorenni - uno di 15, uno di 17 e due di 16 anni - erano fuggiti tre nei giorni scorsi dalla Casa del Migrante di Castiglione di Sicilia e uno ieri sera dalla Comunità di Cirino La Rosa di Catania.

"Ringraziamo il Questore - ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco - per quest'operazione che conferma quanto sia importante fare squadra tra Istituzioni. Da circa due anni il Comune è in prima linea per effettuare un costante monitoraggio della presenza in città, in particolare nell'area della Stazione centrale, di giovanissimi migranti, i cosiddetti minori non accompagnati, fuggiti dalle strutture alle quali erano stati affidati, in particolare nella parte sudorientale della Sicilia. Questi ragazzi,  tutti tra i 14 anni e la maggiore età, raggiungono poi la nostra città come tappa per proseguire verso il nord Italia e l'estero e poiché rimangono a Catania soltanto per pochi giorni è difficile individuarli. L'ultimo controllo in ordine di tempo proprio su quel terreno privato è stato effettuato due mesi fa, con i Carabinieri e informata la Prefettura".

Il terreno, come detto privato, nel corso degli anni è stato ripetutamente bonificato dal Comune che ha anche ripristinato la funzionalità della recinzione e intimando ai proprietari di mantenerlo chiuso. I migranti però, minorenni e adulti in fuga, come si è potuto accertare, periodicamente creano dei varchi e penetrano all'interno.
"Bisogna considerare - ha spiegato l'assessore alla Polizia municipale Marco Consoli - che dal luglio del 2015 a quello del 2016 sono sbarcati a Catania quasi novemila migranti con 1.500 minori non accompagnati. Questi vengono affidati con un verbale della Questura ai responsabili delle strutture territoriali che hanno il compito di assisterli e vigilarli. Alcuni finiscono per scappare. Bisogna però ricordare che non si tratta di prigioni ma di luoghi in cui i giovanissimi migranti possono seguire un percorso educativo individualizzato. L'eventuale allontanamento di un minore deve essere denunciato entro 24 ore dal Responsabile della struttura".
Da qualche settimana, inoltre, il Comune di Catania ha provato a sperimentare, attraverso la rete del volontariato, procedure per convincere i minori a non abbandonare le strutture.

"L'idea - ha detto l'assessore al Welfare Angelo Villari - è quella di creare, sotto l'egida di Prefettura e forze dell'Ordine e con la collaborazione di strutture tra cui la Croce rossa italiana, una rete di persone formate per indurre, con autorevolezza e conquistando la loro fiducia, i minorenni ad acquistare consapevolezza e ad accettare le regole alle quali dovranno attenersi in Italia e in Europa".
"Siamo convinti infatti - ha concluso il Sindaco - che occorra persuadere questi ragazzi a non tentare la fortuna abbandonando le strutture alle quali vengono affidati ma a seguire piuttosto il percorso che è stato tracciato per loro".

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