PATERNO'. Era stato licenziato dalla farmacia dove lavorava perché finito agli arresti domiciliari, lo scorso 21 settembre, con l'accusa di violenza sessuale e lesioni personali; una accusa "infamante" per il 29enne paternese Giuliano Salpietro, il quale si sarebbe professato estraneo all'episodio di cui era stato accusato. L'aggressione ai danni di una giovane 23enne, si è verificata all'alba dello scorso 29 luglio a Taormina.
A dare ragione al giovane professionista di Paternò il Tribunale del Riesame di Messina, al quale si sono rivolti i legali del giovane paternese,gli avvocati Salvatore Milazzo Asero e Alfio Leanza.
Il collegio difensivo ha inoltrato ai giudici peloritani una istanza contro l'ordinanza del GIP che ne aveva disposto i domiciliari. Dopo una attenta e accurata documentazione prodotta dagli avvocati difensori,i giudici del Riesame hanno disposto la scarcerazione del 29enne: in pratica la decisione dei magistrati è maturata tenendo contro delle dichiarazioni rese dalla vittima e da alcuni testimoni, nonché dopo la verifica sugli spostamenti compiuti in zona dal farmacista e sui filmati video di quella notte. In sostanza Salpietro sarebbe rimasto vittima di uno scambio di persona.
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