CATANIA. Le reti fognarie italiane e i sistemi di depurazione delle acque reflue non sono a norma. Così la Commissione europea ha proposto di multare l' Italia di una somma di poco inferiore a 63 milioni di euro. E a pagare il prezzo più alto sarebbe la Sicilia, vera e propria «maglia nera» della penisola. Infatti nella regione sono concentrati i due terzi degli agglomerati urbani in ritardo sulla gestione delle acque inquinanti: sugli 80 comuni sanzionati, ben 51 sono siciliani. La provincia con il maggior numero di sanzioni proposte è Catania con quattordici comuni coinvolti tra Aci Catena, Aci Castello, Adrano, Misterbianco, Caltagirone, Acireale, Belpasso, Palagonia, Scordia-Militello, San Giovanni La Punta, Tremestieri Etneo, Giarre-Mascali-Riposto e Gravina di Catania. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE