CATANIA. Restano stazionarie nella sua gravità le condizioni di salute della bimba di 10 mesi rimasta ferita nel crollo, avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi, della palazzina di tre piani di via Francesco Crispi a Catania, in cui abitava all'ultimo piano.
I medici del reparto di Rianimazione pediatrica dell'ospedale Garibaldi Nesima hanno avviato le procedure per fare respirare autonomamente, ma in maniera parziale, la piccola paziente ottenendo 'buoni risultati', anche se la prognosi resta riservata e il quadro clinico complessivo grave.
Le equipe mediche dell'ospedale Garibaldi Nesima di Catania hanno previsto per oggi l'attivazione di «una 'finestra" dal punto di vista neurologico» per potere «valutare ulteriori percorsi diagnostici». La piccola paziente «rimane intubata, ma ha ripreso una respirazione e una motilità spontanee».
Un'evoluzione che, pur rimando grave il quadro clinico, «conforta» i medici, che restano però prudenti in attesa di «valutare i postumi dell'incidente». Dal punto di vista neurochirurgico la bambina è considerata «assolutamente stabile: la disamina delle immagini neurologiche - spiegano i medici - non mostra in atto alcuna indicazione di un intervento neurochirurgico, che riteniamo possibile, ma non
significamente probabile».
Il rischio maggiore, in questo momento, è che «la piccola paziente, ma è un'ipotesi di poca consistenza, possa sviluppare un ematoma infracranico che richiederebbe un intervento di neurochirurgia di drenaggio». Ma questo, «al momento è poco probabile» perchè, ribadiscono i medici dell'ospedale Garibaldi Nesima, «non ci sono lesioni che richiedono un trattamento chirurgico».
La bimba resta sedata ed è sottoposta a controlli, con Tac, per verificare lo stato degli esiti del trauma encefalico e dell'ematoma cerebrale riportati. La piccola nel letto matrimoniale era con la madre che è rimasta quasi illesa. Nello stesso ospedale Garibaldi Nesima, ma nel reparto semi intensivo della Rianimazione, è ricoverata da ieri sera la 69enne che ha riportato dei traumi toracici e un versamento pleurico.
Nel crollo della palazzina, che sarebbe avvenuto dopo l'esplosione di una o più bombole del gas, è rimasta uccisa la 85enne Agata Strano, che viveva da sola al secondo piano. La deflagrazione l'ha sorpresa mentre dormiva nel suo letto. Nella palazzina, finite le operazioni di soccorso, sono in corso accertamenti da parte di tecnici dei vigili del fuoco specializzati in questo tipo di disastri. La loro relazione sarà inserita agli atti dell'inchiesta che ha aperto il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, per disastro colposo, delegando le indagini alla polizia di Stato.
E' ancora in gravissime condizioni il 60enne rimasto rimasto ferito nel crollo. L'uomo è ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Civico di Palermo, dove è stato trasferito ieri con un elicottero del 118.
Ha un trauma toracico, ustioni di secondo grado sul 15 per cento del corpo, al volto e agli arti superiori, e difficoltà respiratorie per avere inalato fumo e polvere. Il 60enne, che abitava al primo piano della palazzina, avrebbe ridotto i danni clinici personali grazie al frigorifero di casa che avrebbe fatto da 'scudo', proteggendolo dai detriti.
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