Catania

Domenica 24 Novembre 2024

Bronte, abolita l’antica tradizione della doppia sepoltura

BRONTE. L’antica tradizione della «doppia sepoltura», tramandata a Bronte da cinque Confraternite ecclesiastiche e da privati titolari di cappelle, non può essere più praticata. Lo prevede un’ordinanza del sindaco Graziano Calanna emanata a seguito di tre note inviate al comune nel 2015 dai Servizi di Igiene dell’Asp di Catania e del localeDistretto sanitario. Le Confraternite destinatarie del provvedimento sono: Gesù e Maria (Santuario Annunziata), Santissimo Sacramento (Chiesa Madre), Terz’Ordine Francescano (Cappuccini), San Carlo Borromeo (Chiesa della Catena), Maria Santissima della Misericordia (Parrocchia San Silvestro); e, ovviamente, i proprietari delle cappelle. «In questo Comune - scrive nell’ordinanza il sindaco - le Confraternite assicurano agli associati, i “confratelli”, il servizio funebre e la tumulazione in loculo colombario all’interno delle cosiddette “chiese” (cappelle, ndr), di proprietà delle Confraternite poste all’interno del cimitero comunale». Sempre Calanna aggiunge: «È pratica consolidata da decenni che l’accesso della salma al loculo all’interno della “chiesa” avviene oltre 18 mesi dal decesso dopo che il feretro è stato deposto in un colatoio, una nicchia con fondo in terra chiusa con una lastra di marmo e ricavata sotto il pavimento di una specifica cappella ove il feretro è sistemato in posizione inclinata verso il basso. Tali modalità - precisa Calanna - sono state praticate anche in casi di sepolture private». DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA L'EDIZIONE DELLA SICILIA ORIENTALE DEL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE

leggi l'articolo completo