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Carenze igieniche in un canile a Catania, tre denunciati

CATANIA. Significative criticità per ciò che riguarda il trattamento e il benessere degli animali sono emerse durante un controllo della Polizia di Stato di Catania in un canile, nel quartiere di san Giovanni Galermo che ospita 517 cani e diversi gatti che sono stati affidati alla struttura dai Comuni etnei affiliati, tra i quali quello di Catania, che pagano un corrispettivo giornaliero per ciascun animale.

Molti degli animali vi sono ospitati per le necessarie cure mediche e la carenze igienico-sanitarie riscontrate nei luoghi di provenienza. Al controllo hanno preso parte veterinari dell’Asp. Gli agenti hanno hanno rilevato che il terreno era cosparso di mangime secco che invece avrebbe dovuto trovarsi nelle apposite ciotole, che l’interno di alcune delle vasche di materiale plastico rigido utilizzate per l’acqua da bere presentava un sottile strato di alghe ed hanno riscontrato la presenza di abbondanti deiezioni non ancora rimosse dal personale di pulizia della struttura.

L’amministratore delegato della struttura e due veterinari sono stati indagati per il reato che punisce chi detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.

Il responsabile è anche stato multato con una sanzione pecuniaria di carattere amministrativo perché nel canile non venivano garantite buone condizioni di vita dei cani ospitati e rispetto delle norme igienico sanitarie.

Secondo la Polizia di Stato «le criticità rilevate denotano errori di gestione che, perpetuandosi nel tempo, possono determinare scarsa qualità della gestione e del governo degli animali, potendosi configurare pertanto condizioni di sofferenza, in contrasto alle aspettative etologiche proprie della specie»

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