CATANIA. Affacciato al terrazzo, Vittorio Melarancio suonava spesso una tromba da stadio. Non gli serviva per incitare la sua squadra del cuore, ma – almeno stando alle accuse – come «richiamo antisbirri».
Era il suo originalissimo modo per tentare di scongiurare brutte sorprese ai complici, che smerciavano marijuana a pochi passi dall’Orto Botanico e dal Borgo.
Alla fine, però, l’allarme è servito a poco: ieri, i carabinieri della Compagnia Piazza Dante hanno reso noto di avere arrestato Melarancio, 41 anni, insieme a Mario Salvatore Miraglia, 23, e ai fratelli Lorenzo e Salvatore Prestipino, 31 e 28 anni. I quattro catanesi, sorpresi a «lavorare» tra via Consolazione e vico Guglielmo, sono accusati di concorso in spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Si trovano ai domiciliari, in attesa di processo per direttissima.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia