Non si fermano le ricerche in mare del ragazzo di sedicenne che con la sorella si era tuffato nello specchio d’acqua antistante la spiaggia libera numero uno venerdì alla Plaia a Catania. Per la ragazza non c’è stato niente da fare. Per tutto il giorno e fino alle 20 ieri sono continuate le ricerche del fratello della vittima, che risulta scomparso.
Le ricerche sono state condotte anche con la squadra di sommozzatori dei vigili del fuoco, un elicottero, le squadre di terra del servizio portuale di Catania, coadiuvate dalle motonavette della guardia costiera.
Entrambi i fratelli, di origini congolesi e nati a Catania venerdì scorso si sono tuffati in mare nonostante le avverse condizioni meteo e la bandiera rossa che sventolava in spiaggia.
La diciottenne è morta dopo essere annegata, nonostante i tentativi di salvataggio di un bagnino accorso, che ha riportato il corpo della giovane a riva. Il bagnino del Lido Azzurro ha lanciato anche l’allerta alla capitaneria di porto. Il bagnino ha praticato alla ragazza il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca ma inutilmente.
Intanto un’ambulanza e l’elisoccorso sono arrivati sul posto, ma i medici non hanno potuto far altro che constatare la morte della giovane. Sulla battigia sono stati recuperati due zaini, due teli mare, un tablet e un telefonino, gli effetti personali dei due ragazzi.
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