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Diciotti, secondo giorno a Catania: inchiesta della procura anche sul mancato sbarco dei 177 migranti

La nave Diciotti a Catania

Ancora tutto fermo. La nave Diciotti è ormeggiata al molo di Levante del porto di Catania da ormai due giorni, ma non è ancora tempo di sbarcare per i 177 migranti soccorsi al largo di Lampedusa.

I profughi non potranno lasciare il pattugliatore della Guardia Costiera finchè non arriveranno garanzie sulla ripartizione tra i Paesi del'Unione europea dei migranti soccorsi.

Al porto, oggi come ieri, c'è solo il personale della guardia costiera, della polizia, della guardia di finanza e dei carabinieri, ma nessun volontario o appartenenti alla Protezione civile per l'assistenza allo sbarco.

La Procura di Agrigento, che indaga per individuare gli scafisti che hanno condotto l'imbarcazione soccorsa da nave Diciotti, ha intanto aperto anche un secondo fascicolo di inchiesta sull'illecito trattenimento degli extracomunitari che ancora non sono stati fatti scendere a terra.

Sulla vicenda della nave della Guardia Costiera sta facendo accertamenti anche la procura di Catania che ha aperto un fascicolo di atti relativi finalizzato a comprendere se ci siano ipotesi di reato.

Il caso, di per sé già complesso, pone intricate questioni di competenza tra le varie Procure interessate dagli spostamenti della Diciotti di questi giorni.
La nave, infatti, prima di arrivare a Catania ha sostato per giorni alla rada a Lampedusa - da qui l'interesse dei pm di Agrigento coordinati da Luigi Patronaggio - per far sbarcare 13 migranti in cattive condizioni di salute.

G.L.M.

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