Al via le procedure di commissariamento dell'Ordine dei Medici di Catania. Lo annuncia in una nota il Ministero della Salute nella quale si afferma che l'Ordine non è "più in grado di assicurare il proprio regolare funzionamento amministrativo".
La questione a monte di questa decisione è il rinvio a giudizio del presidente dell'Ordine, Massimo Buscema, "accusato di abuso d'ufficio, diffamazione, rifiuto e omissione di atti d'ufficio, per avere nella qualità di direttore del reparto di Diabetologia e malattie endocrino-metaboliche dell'Ospedale Cannizzaro, offeso e insultato un paziente affetto da grave patologia che attendeva il suo turno nel predetto reparto arrivando persino a impedirgli la necessaria visita", si legge nella nota.
Il Ministero scrive quindi che i fatti ledono il decoro e l'immagine della professione medica e che "il dottor Buscema non può continuare l'affidabilità e la correttezza istituzionale richieste nello svolgimento del delicato incarico di presidente di un ordine professionale".
Sulla vicenda intervengono anche gli avvocati Dario Ricciolia, Luigi Maria Toscano e Rocco Mauro Todero, in una nota congiunta: «Prescindendo dalle gravi censure mosse all’atteggiamento comportamentale del dottore Massimo Buscema, che dovranno trovare conferma nelle opportune sedi giudiziarie - si legge nella nota - si esprime massima soddisfazione perché tale convincimento si fonda sui rilievi espressi dai dottori Di Mauro, Cosentino, Lo Gerfo, Pennisi e Rizzo, che da noi patrocinati, hanno proposto, già il 1 agosto, formale istanza al ministro di commissariamento dell’Ordine dei Medici di Catania, in considerazione del fatto che non sia ormai più in grado di assicurare il proprio regolare funzionamento amministrativo. I ricorrenti - conclude la nota - auspicano la pronta ripresa delle regolari attività dell’Ordine a cui orgogliosamente appartengono».
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