Sono seicento gli sfollati per il terremoto di magnitudo 4.8 che la notte scorsa ha colpito sei paesi etnei. E' il dato emerso dalle richieste presentate alla Regione Siciliana che ha redatto un convenzione con Federalberghi per poterli ospitare in strutture turistiche. Altre persone che, pur non vivendo in case dichiarate inagibili, hanno paura a rientrare a casa saranno ospitate in palazzetti dello sport dove potranno trascorrere la notte. La Giunta di governo, intanto, si riunirà domani pomeriggio - in seduta straordinaria - per dichiarare lo stato di calamità, con la contestuale richiesta a Roma della dichiarazione di emergenza. L'appuntamento è alle ore 17 nella sede etnea della Regione Siciliana. Lo ha deciso il presidente Nello Musumeci, al quale nel frattempo sono arrivate anche le telefonate di solidarietà e vicinanza dei colleghi della Liguria Giovanni Toti e del Molise Donato Toma, i quali hanno dato la loro disponibilità ad inviare in Sicilia propri uomini e mezzi. Anche il commissario Ue alla gestione delle crisi Christos Stylianides, in un tweet dice di essere pronto agli aiuti. "Stiamo seguendo attentamente la situazione in Sicilia", sull'Etna, "dopo il terremoto" e, "su richiesta delle autorità italiane, stiamo fornendo mappe satellitari" tramite il programma Ue Copernico. "L'Ue" è infatti "pronta a fornire ulteriore assistenza" con il meccanismo di protezione civile europea e "solidarietà".