Continua a tremare la provincia di Catania, in particolare il territorio fra Zafferana etnea, Ragalna, Milo, Biancavilla, Sant'Alfio, Adrano. La situazione però sembra stia rientrando: i valori del tremore dei condotti interni del vulcano, che segnalano l'energia del magma in risalita, sono ulteriormente calati, attestandosi su dati quasi rientranti nella norma.
La fase effusiva sembra lentamente regredire, con la lava ferma nella desertica valle del Bove. Resta invece ancora presente l'attività stromboliana da crateri e bocche sommitali, con esplosioni ed emissione di una vistosa colonna di gas e cenere lavica.
L'eruzione in atto sull'Etna, iniziata il giorno della vigilia di Natale, non impatta sull'aeroporto internazionale di Catania che continua a restare operativo.
Da ieri a oggi si sono registrate alcune scosse più intense di magnitudo 2.7, ad Adrano, 2.8 a Biancavilla , 2.6 a Milo e 2.5 ad Adrano. In particolare, un terremoto di magnitudo 2.7 è avvenuto nella zona a 7 chilometri a nord est di Adrano alle 7:15 ad una latitudine di 37.72, una longitudine 14.86 e ad una profondità di 4 chilometri.
Un terremoto di magnitudo 2.8 è avvenuto nella zona a 5 chilometri a nord di Biancavilla alle 9:01 ad una latitudine di 37.68, una longitudine di 14.88 e ad una profondità di zero chilometri.
Un'altra scossa di magnitudo 2.6 è avvenuta nella zona a 4 chilometri nord ovest da Milo alle 13:41 con latitudine 37.74, longitudine 15.07 e ad una profondità di 6 chilometri.
Un terremoto di magnitudo 2.5 è avvenuto a 7 chilometri nord est di Adrano alle 20:41 con una latitudine 37.71, una longitudine e 14.89 e ad una profondità di 4 chilometri.
È notevolmente aumentato il numero delle presenze degli sfollati dell’Etna negli alberghi messi a loro disposizione dalla Regione Siciliana. In un hotel dove la prima sera si erano presentati in una decina a fronte di 140 persone attese, hanno deciso di prendere una stanza altre 60 persone.
Resta comunque ancora alto il numero di 'irriducibili' che hanno trascorso in auto la seconda notte dopo il terremoto di magnitudo 4.8 di Santo Stefano. E questo nonostante il sistema di protezione anti sciacallaggio delle zone dove ci sono case dichiarate inagibili sia stato potenziato dal dispositivo previsto dalla prefettura di Catania con la presenza, tra gli altri, di militari della squadra 'Lupì dei carabinieri del comando provinciale.
Ieri, a Catania, i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio avevano invitato le persone rimaste senza casa a recarsi a trascorrere almeno la notte, viste anche le fredde condizioni climatiche, negli hotel di Federalberghi che hanno firmato la convenzione con la Regione Siciliana.
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