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Bancarotta fraudolenta, sequestrata un'azienda ad Aci Sant'Antonio

Sequestrata dai finanzieri un'azienda nel Catanese per bancarotta fraudolenta. Si tratta di un'attività  specializzata nel settore della fabbricazione di carta, con sede ad Aci Sant'Antonio. Il provvedimento scaturisce dalle indagini legate al dissesto della società Scia s.a.s, dichiarata fallita nel 2017 dal Tribunale di Catania per circa due milioni di euro di debiti insoluti.

Gli investigatori hanno analizzato alcune anomalie rilevate durante la procedura concorsuale e, in particolare, dall’esame della carente documentazione contabile relativa all’attività d’impresa esibita dal rappresentante della fallita.

Le Fiamme Gialle, attraverso l’esame delle scritture contabili acquisite e della relazione del curatore fallimentare, hanno infatti accertato una grave condotta distrattiva attraverso la quale i soci, indagati per bancarotta fraudolenta patrimoniale, prima della messa in liquidazione della società, hanno sottratto all’impresa un attivo patrimoniale di circa 600mila euro.

In particolare, attraverso un contratto di affitto di azienda stipulato dagli indagati, per preservare la continuità aziendale nel rispetto degli interessi dei creditori, la Scia s.a.s. ha trasferito la disponibilità dell’intero impianto di produzione, comprensivo dei macchinari, a una società neo-costituita.

Attraverso le indagini è stato possibile chiarire che la nuova società era riconducibile allo stesso nucleo familiare di quella fallita e che il canone di locazione convenuto nel contratto non solo era incongruo rispetto al valore dei beni affittati, ma non era nemmeno mai stato corrisposto.

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