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Catania, torna libero il dipendente del Comune accusato di associazione a delinquere

Il tribunale di Catania

Torna in libertà Michele Sampognaro, 65 dipendente del Comune di Catania, addetto ai cambi di residenza, sostituendo la misura cautelare in carcere con quella dell’obbligo di presentazione alla PS. A deciderlo il gip di Catania, Anna Maria Cristaldi, su parere favorevole del P.M. Alfio Gabriele Fragalà, accogliendo l’istanza del difensore Avv. Giuseppe Lipera.

Sampognaro era finito in carcere in seguito all'ordinanza emessa lo scorso 22 luglio dal gip di Catania Luca Lorenzetti nell’ambito dell’operazione “Si può fare” che accoglieva la richiesta di applicazione della misura cautelare formulata dalla Procura della Repubblica etnea con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, corruzione, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici nonché per violazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero.

“Plauso certamente al gip di Catania che - commenta l'avvocato Giuseppe Lipera -, in qualità di Giudice terzo, dopo aver serenamente valutato la mia istanza di scarcerazione avanzata nell’interesse del mio assistito, dopo le sue dichiarazioni rese in sede di interrogatorio, ha accolto la stessa, ritenendo con estrema precisione la non sussistenza delle esigenze cautelari”.

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