I «duellanti» per la carica di rettore dell’Ateneo catanese, alla vigilia del secondo giorno di elezioni, lanciano un appello agli elettori per avere il loro consenso. L’ordinario di Fisica Francesco Priolo punta sul suo «programma di rilancio», l’ordinario di Chimica Vittorio Calabrese anche sulla sua «coerenza».
Entrambi i candidati hanno apprezzato la «lealtà» dei tre docenti ritiratisi ieri, che hanno trasformato la giornata di voto di domani in ballottaggio, fermo restando il quorum di 792 voti, per poterci essere l’elezione del Magnifico.
Venerdì il responso è stato indicativo: Francesco Priolo, 615 voti; Roberto Purrello, 193; Salvatore Barbagallo, 105; Agatino Cariola, 98; e Vittorio Calabrese, 76 voti.
Se Barbagallo, Cariola e Purrello hanno potuto lasciare senza scalfire gli impegni con i loro leali sostenitori, per il professore Calabrese la questione è diversa: «Ho promesso ai miei elettori che, a differenza di 6 anni fa, quando prima del voto decisi di appoggiare convintamente il professore Pippo Vecchio, non mi sarei ritirato».
Sempre Calabrese ha detto: «Riconoscendo tutto il meritato successo dell’azione elettorale del professore Francesco Priolo ed, al contempo, la leale e consequenziale presa di posizione dei colleghi Barbagallo, Cariola e Purrello, ritengo forte e prioritario il convincimento di portare a compimento sino alla fine la mia testimonianza, per coerenza e rispetto delle attese dei colleghi - ha sottolineato Calabrese - che mi hanno dato il privilegio della loro fiducia».
Il professore Priolo ha dichiarato: «Ringrazio tutti gli elettori per il consenso già manifestatomi, chiedo loro di confermarlo con un’ancor più ampia maggioranza, in considerazione di un programma di rilancio dell’Ateneo». Il ritiro dei tre colleghi, Priolo l’ha definito «un gesto che ha un alto valore, hanno voluto dimostrare una grande sensibilità istituzionale».
Infine, Priolo ha precisato: «Ci tengo a dire che in questa campagna elettorale i toni sono stati improntati al massimo rispetto reciproco fra tutti i candidati».
Domani sera probabilmente l’Università di Catania avrà il suo nuovo Magnifico rettore, dopo la sfida Priolo-Calabrese, con quest’ultimo «coerente» ma, come traspare dalle sue stesse parole, cosciente della capacità bellica di «spade e archi» rispetto ai «fucili» dell’esercito imperiale.
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