"Consulente agroalimentare della cucina mediterranea del terzo millennio". Così uno chef freelance si è presentato ai carabinieri che hanno perquisito la sua abitazione alla ricerca di droga. I carabinieri, venendo a conoscenza che l'uomo coltivava marijuana ed era dedito allo spaccio, si erano recati nell'abitazione a Pedara per effettuare un controllo.
I militari hanno trovato, nascoste tra la vegetazione ed i panni stesi ad arte, due piante di marijuana di 2,5 metri d’altezza e, all’interno dell’abitazione, alcuni recipienti con le infiorescenze per l’essiccazione ed altri barattoli in vetro contenenti oltre mezzo chilo di marijuana e, soprattutto, tanti barattoli in vetro con all’interno conserve. I carabinieri sono stati attratti dalle etichette “Santa Caterina SballOlives”, poste su un barattolo contenente olive trattate alla marijuana, e da una bottiglia di vino “Kannamang” aromatizzato alla cannabis.
I militari, a quel punto, hanno esteso la perquisizione anche all’automobile ed all’abitazione di residenza dello chef, trovando altri grammi di marijuana e, in considerazione delle quantità di sostanza stupefacente complessivamente trovata e delle modalità di occultamento, lo hanno arrestato.
L’uomo, un 50enne di Trecastagni, inizialmente posto ai domiciliari, dopo la convalida dell’arresto è tornato in libertà in attesa di essere giudicato per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
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