Aveva denunciato il convivente di 29 anni per maltrattamenti facendolo arrestare ma i familiari di quest'ultimo hanno deciso di "convincere" la donna, di 38 anni, a ritirare la denuncia.
In manette per violenza privata sono finiti una donna di 45 anni, madre del 29enne, e un 26enne, amico sempre del 29enne. Su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, i carabinieri della Stazione di Piazza Dante hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del locale Tribunale e, quindi, posto agli arresti domiciliari.
La 38enne è stata minacciata di morte, più volte, dai due ed è stata nuovamente costretta a chiedere l’aiuto dei carabinieri denunciando. Anche l'attuale fidanzata del detenuto, telefonicamente, aveva detto alla 38enne che le avrebbe bruciato la sua casa con i figli ancora all’interno.
La madre dell’arrestato una mattina, a bordo della sua autovettura, aveva inseguito la vittima inducendola, alla fine, a ritirare la querela nei confronti dell’amico del figlio e della sua fidanzata ma i familiari del detenuto non comprendendo che analoga procedura non poteva essere adottata anche nei confronti di quest’ultimo, hanno continuato a renderle impossibile la vita determinando così da parte dell’Autorità Giudiziaria l’adozione del provvedimento cautelare a loro carico.
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