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L'impegno per la donazione di organi: chi è Giuseppe Distefano il siciliano premiato da Mattarella

Giuseppe Distefano

C'è anche un siciliano, il catanese Giuseppe Distefano, 70 anni, di Riposto, tra i 32 insigniti dal presidente della Repubblica Mattarella con le onorificenze al merito.

Commendatore dell’ordine al Merito della Repubblica Italiana, Distefano è stato premiato «Per la sua dedizione e il suo encomiabile impegno nella divulgazione e promozione della cultura del dono degli organi».

Pensionato, già dirigente scolastico in Istituti superiori del vicentino. Trenta anni fa, a seguito di un incidente stradale, ha perso il figlio di 15 anni, Luigi. Insieme a sua moglie decisero di acconsentire all’espianto degli organi. Da allora si è impegnato nell’Associazione italiana per la donazione di organi (Aido), anche in qualità di referente regionale. Organizza incontri nelle scuole con lo scopo di sensibilizzare i giovani sul valore della vita e sulla «cultura del dono». Si prodiga nel portare avanti il Premio Nicholas Green.

Ecco l’elenco degli altri insigniti dal Capo dello Stato con le onorificenze al Merito della Repubblica Italiana:

Alessandra Rosa Albertini, 68 anni (Pavia), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per la esemplare generosità con cui ha sostenuto, in prima persona, la ricerca scientifica ribadendo il suo strategico valore per il futuro del nostro Paese" Biologa genetista, ha lavorato all’Università per 40 anni e da gennaio 2019 è in pensione. Dal 2012 è stata direttrice del dipartimento di Biologia e Biotecnologie allo «Spallanzani» di Pavia, dove era entrata nel 1970 con un assegno di addestramento scolastico e scientifico. Nel febbraio 2019, ha donato all’Università 250mila euro da utilizzare per cofinanziare le posizioni di ricercatori a tempo determinato, junior, e di assegnisti di ricerca. I beneficiari saranno giovani che hanno acquisito fondi in progetti competitivi per ricerche all’avanguardia di genetica, genomica microbica e microbiologia. La Professoressa Albertini spera di aprire una strada con il suo gesto: «Ritengo che il nostro rimanga un Paese in cui c'è chi è disposto a contribuire di tasca propria al progresso. Penso che nella nostra società ci sia ancora tanta solidarietà, umanità, ingegno. Basta alimentarli».

Gaetano Angeletti, 76 anni (Corridonia-MC), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per il suo quotidiano impegno nel sostegno alle famiglie con problemi di disagio giovanile e nel contrasto alla tossicodipendenza" Pensionato, già titolare della tipografia Taf srl e presidente dell’Associazione «La Rondinella» di Corridonia. Nel 2005 il figlio Manolo, di 30 anni, muore per un’overdose di cocaina. Questa tragedia è alla base del suo impegno, insieme alla moglie Gabriella, per la fondazione e promozione dell’Associazione «La Rondinella». La Onlus ha l’obiettivo di sostenere le famiglie con problemi di disagio giovanile legato alla dipendenza da droghe e di portare avanti percorsi di prevenzione e informazione nelle scuole e nelle parrocchie, coinvolgendo psicoterapeuti ed educatori e lavorando sul rapporto genitori-figli, elemento fondamentale, secondo Angeletti, per un effettivo recupero dei ragazzi vittime della droga. Nel 2016, a causa del terremoto, la sede dell’Associazione è stata ritenuta inagibile ma le attività di aiuto alle famiglie sono proseguite nella sua tipografia.

Pompeo Barbieri, 25 anni (San Giuliano di Puglia - CB), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per il suo encomiabile esempio di reazione alle avversità e di impegno sociale» Il 31 ottobre 2002, giorno del crollo della scuola «F. Jovine» di San Giuliano di Puglia, frequentava la classe terza elementare. Estratto vivo dalle macerie è stato ricoverato per gravi danni da schiacciamento e gli è stata riscontrata la lesione del midollo che lo costringe su una sedia a rotelle. Nel 2012, sempre a causa dei danni riportati, è entrato in dialisi per una insufficienza renale e sottoposto a trapianto di rene, donato dal padre. Frequenta l’Università degli Studi di Ancona, Facoltà di ingegneria informatica. Nel 2013, insieme ad altri sopravvissuti di quel tragico crollo, ha fondato l’Associazione di volontariato «Pietre Vive» che "nasce dal desiderio di gratitudine per il dono della vita perché ciò che ci era stato regalato potesse diventare un dono per gli altri». Tramite l’Associazione finanzia progetti di grande rilevanza sociale in Italia e all’estero. Grazie alle terapie riabilitative in piscina ha scoperto la passione per lo sport diventando campione di nuoto paralimpico. Il 4 marzo 2019 ha vinto due medaglie d’oro nei 50 metri e 100 metri stile libero ai Campionati assoluti invernali nuoto paralimpico.

Suor Gabriella Bottani, 55 anni (Milano), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per la totale dedizione con cui da anni è impegnata nella prevenzione, sensibilizzazione e contrasto alla tratta degli esseri umani" Suora comboniana, per anni in missione in Brasile, è la coordinatrice di «Talitha Kum», una rete internazionale contro la tratta di esseri umani di iniziativa dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali. «Talitha Kum» è un’espressione presente nel Vangelo di Marco che significa: "fanciulla, io ti dico, alzati». Obiettivi di» Talitha Kum» sono la promozione del lavoro in rete tra persone consacrate e altre organizzazioni sociali, religiose e politiche e il rafforzamento delle azioni ed iniziative esistenti in materia di prevenzione, sensibilizzazione, protezione, assistenza e denuncia della tratta. Talitha Khum opera in 77 Paesi, con oltre duemila suore impegnate in prima linea per realizzare attività di contrasto ai trafficanti, per lavorare nel recupero e reinserimento, anche sociale e lavorativo, delle vittime.

Christian Bracich, 44 anni (Trieste), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per il suo esemplare contributo nella promozione di politiche aziendali fondate sulla conciliazione tra vita professionale e familiare e sulla tutela del valore della persona anche nel mondo del lavoro» Amministratore Unico della Cpi-Eng, azienda triestina di ingegneria e progettazione meccanica con circa 40 dipendenti. La società originaria nacque nel 1985 ma venne chiusa nel 1993. Christian nel 2005 ha dato vita alla Cpi-Eng Srl con l’idea che «per crescere bisogna innovare, investire in nuove idee e proporre servizi innovativi». Nell’aprile 2018 ha trasformato un contratto a tempo determinato di una dipendente in attesa di un figlio in uno a tempo indeterminato con un aumento di stipendio. L’azienda si distingue per una attenta politica di conciliazione. In assenza di un nido, ha stabilito un accordo con una associazione culturale triestina che cura uno spazio di coworking con educatrici dedicate ai bambini. Bracich considera il welfare una importante leva strategica aziendale e il dipendente una risorsa da formare e valorizzare. Così descrive la sua azienda: «cerchiamo di ascoltare e andare incontro alle necessità dei dipendenti. In materia di welfare aziendale sono aperto a valutare nuove soluzioni per conciliare la vita privata e il lavoro».

Romolo Carletti (noto come Romano), 84 anni (Montemignaio - FI), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per lo straordinario esempio di generosità e solidarietà che lo ha visto ogni giorno accompagnare a scuola un bambino non vedente altrimenti impossibilitato a frequentarla" Pensionato. Vive in una zona montana, nella piccola frazione della Consuma, nel comune di Montemignaio. Tutte le mattine accompagna e riprende da scuola Xhafer, un bambino macedone di 7 anni, non vedente dalla nascita che vive con la famiglia in una casa vicina. Il padre di Xhafer lavora come taglialegna e già dall’alba è nei boschi, la madre non ha la patente. Lo scuolabus non è utilizzabile senza una specifica assistenza che al momento non è stato ancora possibile predisporre. La scuola è a Pelago, e per Romano sono 60 km al giorno di curve e tornanti tra gli abeti.

Elisabetta Cipollone, 57 anni (Milano), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per il suo encomiabile impegno, in memoria del figlio Andrea, per garantire l’accesso all’acqua potabile in Paesi disagiati». Nel 2011 ha perso il figlio Andrea, di 15 anni, in un incidente stradale. In sua memoria ha dato vita ad un progetto volto a raccogliere fondi per realizzare pozzi di acqua potabile in Etiopia. L’idea è nata dai disegni di Andrea, da bambino, dedicati al tema dell’acqua. La madre ricorda che, in occasione di un viaggio in Egitto, rimase colpito dai suoi coetanei costretti a tirar su da pozzi scavati a mano acqua nera per poi berla e che, tornato a casa, le chiese di aiutarli. Quando, dopo la morte del ragazzo, entrò in contatto con i salesiani impegnati in Etiopia con il Volontariato internazionale per lo sviluppo (VIS), Elisabetta decise che avrebbe aperto «Un pozzo per Andrea» (da cui ha preso nome il progetto). Dall’inizio del progetto sono stati aperti 24 pozzi e altri sono in cantiere. La sua ambizione più grande è quella di creare un punto d’acqua lungo la linea di confine tra Etiopia ed Eritrea chiamato «The peace well».

Maria Coletti, 50 anni (Roma), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per l’appassionato e coinvolgente contributo a favore di una politica di pacifica convivenza e piena integrazione». Rappresentante dell’Associazione «Pisacane 0-11», formata da genitori dei bimbi che frequentano la scuola dell’infanzia e primaria Carlo Pisacane, nel quartiere di Torpignattara di Roma, uno degli istituti italiani con il maggior numero di studenti «stranieri» (molti dei quali sono nati in Italia). L’Associazione è nata nel 2013 dalla necessità di supportare la scuola con progetti e attività aperti anche al territorio, alla comunità del quartiere. I volontari dell’associazione, nell’ambito del doposcuola autogestito, si impegnano soprattutto nel supportare nell’apprendimento dell’italiano e nell’aiutare con i compiti i bambini con genitori stranieri che non parlano bene la nostra lingua. Su iniziativa dell’associazione e dei docenti, la scuola ogni anno organizza una festa per la Giornata internazionale per i diritti dei migranti e rifugiati. Lo scorso anno, per annunciare la Giornata sono stati appesi fuori dalla scuola 4 grandi striscioni in italiano, arabo, bengalese e cinese. Un consigliere della circoscrizione ha polemizzato sui social sulla presenza di una scritta in lingua araba su una scuola italiana. Durante le vacanze di Natale lo striscione in arabo è stato bruciato da ignoti. I genitori hanno commentato: «La scuola ci insegna che alla violenza non si risponde con la violenza, e quindi noi alle aggressioni di chi non ci conosce, ma ha paura di noi, di quello che questa scuola rappresenta con il suo esempio di convivenza e conoscenza pacifica e virtuosa, rispondiamo come sappiamo fare meglio: con un sorriso».

Giovanna Covati, 58 anni (Piacenza), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per lo straordinario coraggio e altruismo con cui, senza esitazione, ha protetto, con il proprio corpo, una bambina dal violento impatto con un trattore fuori controllo». Nell’agosto 2018, nella località Le Rocche, sulle colline di Bobbio (Piacenza), in occasione della vendemmia, un trattore fuori controllo, senza alcun conducente, sbanda in un vigneto. Giovanna Covati si trovava nel vigneto, vicino a lei c'era una bambina, Caterina. Quando il trattore si avvicina, Giovanna si butta d’istinto su Caterina facendole da scudo mentre il trattore le investe. In seguito all’impatto violento Caterina si salva mentre Giovanna subisce fratture e lesioni da schiacciamento. In prognosi riservata giunge all’ospedale di Parma, reparto rianimazione. Dopo 50 giorni è cominciata la riabilitazione. Il 30 giugno 2019 il Prefetto di Piacenza le ha consegnato il Premio «Solidarietà per la vita» Santa Maria del Monte.

Samba Diagne, 52 anni (Senegalese) Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per il suo prezioso contributo in soccorso di un caporalmaggiore dell’esercito italiano aggredito con delle forbici e ferito dall’attentatore a Milano». Giunto in Italia quasi 30 anni fa. Dopo aver svolto diversi lavori, da circa 4 anni è occupato come addetto alla sicurezza in alcuni negozi milanesi. Padre di cinque figli. Nel settembre 2019 è intervenuto in soccorso del Caporalmaggiore dell’Esercito Matteo Toia, aggredito con delle forbici e ferito da Mohamad Fathe in Piazza Duca d’Aosta a Milano. Mentre l'aggressore cercava di darsi alla fuga, Samba è riuscito a fermarlo e disarmarlo. L’aggressore è stato poi arrestato con l'accusa di attentato per finalità terroristiche, tentato omicidio e violenza a pubblico ufficiale. Samba Diagne ha dichiarato: «Sono contento di aver contribuito a fermare una persona pericolosa. Anche io sono un musulmano: mi dissocio da chi compie violenze in nome di Allah. Chi lo fa è solo un esaltato».

Emanuela Evangelista, 51 anni, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per il suo costante impegno, in ambito internazionale, nella difesa ambientale, nella tutela delle popolazioni indigene e nel contrasto alla deforestazione" Biologa, è Presidente di Amazonia Onlus e Vicepresidente dell’Associazione Trentino Insieme. In Amazzonia dal 2000, anno in cui scrisse la sua tesi di laurea, vi si è trasferita nel 2013. Vive in un villaggio della tribù dei Caboclos, regione dello Xixuaù nel cuore della foresta, nello stato brasiliano di Roraima. È impegnata in progetti di cooperazione volti a favorire la conservazione della foresta e il contrasto all’esodo dei nativi. Il suo contributo è stato determinante per la costruzione della scuola e dell’ambulatorio. Gestisce fondi per costruire capanne e organizzare con la gente del villaggio escursioni a impatto zero per i turisti. Grazie al suo contributo, per la prima volta nel villaggio c'è una generazione di bambini non analfabeti. In questi anni il piccolo villaggio di Xixuaù ha potuto contare sull'aiuto di numerose organizzazioni internazionali, tra cui soprattutto la Provincia Autonoma di Trento, principale sostenitore dal 2008.

Marco Giazzi, 26 anni (Castiglione delle Stiviere - MN), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per il suo esempio e l’ammirevole contributo nell’affermazione dei valori della correttezza sportiva e della sana competizione nel mondo dello sport». Rappresentante dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Alto mantovano e allenatore della squadra «Amico Basket» di Carpenedolo, della categoria Under 13. Durante una partita in casa contro la squadra Negrini Quistello, in seguito a proteste e insulti dei genitori della squadra avversaria nei confronti dell’arbitro (di soli 14 anni), ha chiamato il time out chiedendo ai genitori di smettere di protestare. Non avendo ottenuto i risultati sperati ha ritirato i propri ragazzi nonostante il vantaggio di 10 punti. Ha spiegato «non hanno perso i ragazzi in campo ma il basket, lo sport». L’allenatore avversario è stato solidale con il collega, il Presidente ospite ha chiesto scusa per il «comportamento increscioso» dei suoi tifosi.

Dino Impagliazzo, 89 anni (Roma), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: "Per la sua preziosa opera di distribuzione di pasti caldi e beni di prima necessità ai senzatetto presenti in alcune stazioni ferroviarie romane"Ex dirigente INPS in pensione. A Roma è conosciuto come «lo Chef dei poveri». Ha cominciato molti anni fa preparando dei panini per i senzatetto della stazione Tuscolana di Roma. La portata del suo impegno sociale è cresciuta, grazie all’aiuto di familiari, vicini e parrocchie, finché nel 2006 ha fondato l’Associazione (che dal 2015 si chiama Romamor) che riunisce circa 300 volontari e garantisce pasti per oltre 250 persone al giorno grazie a prodotti alimentari invenduti o in prossima scadenza, che riceve gratuitamente da negozi, supermercati o dalla grande distribuzione. L’attività dell’Associazione consiste principalmente nel confezionamento e nella distribuzione nei piazzali, o sotto le tettoie delle stazioni ferroviarie di Tuscolana e Ostiense di pasti caldi. Per l’approvvigionamento dei viveri si avvale degli aiuti del Banco Alimentare del Lazio, della Comunità di S. Egidio, dei panifici, dei mercati e supermercati di zona e di altri occasionali donatori. L'Associazione distribuisce anche vestiario, calzature e materiale per l’igiene personale e fornisce un aiuto per facilitare l’approccio con gli uffici pubblici per tutte le problematiche afferenti alla residenza, assistenza sanitaria, assistenza legale, avvio ad attività lavorativa, tipiche delle persone senza fissa dimora e comunque in difficoltà.

Claudio Latino, 59 anni (Aosta), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per lo straordinario impegno e la dedizione ai valori del volontariato in favore delle persone in condizioni di disagio» Lavora presso la Direzione regionale Valle d’Aosta di Trenitalia. Da sempre impegnato nel sociale: dal 2016 al 2017 è stato segretario nazionale dell’Aido (Associazione italiana per la donazione di organi); dal 2017 è Presidente del CSV (Centro di Servizio per il Volontariato) della Valle d’Aosta. CSV è un’Associazione che riunisce 88 tra le 161 organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale attive in Valle d’Aosta. Ha il compito di organizzare, gestire ed erogare servizi di supporto tecnico, formativo ed informativo per promuovere e rafforzare la presenza ed il ruolo dei volontari. Il CSV ha anche creato il primo, e al momento l’unico, emporio della regione che sostiene più di 300 famiglie.

Donato Matassino, 85 anni (Ariano Irpino-AV), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per il suo generoso contributo per il sostegno al diritto allo studio per i bambini nei Paesi svantaggiati e per la promozione della ricerca scientifica in Italia». Già Professore ordinario di Zootecnica dell’Università «Federico II» di Napoli. È fondatore e Presidente del Consorzio per la Sperimentazione, Divulgazione e Applicazione di Biotecniche Innovative (ConSDABI). Nel 2008, a seguito dell’incontro con le Suore della Visitazione che chiedevano ai benefattori un contributo per costruire la scuola "Magnificat» presso la loro missione in Madagascar, decise di donare l’intera liquidazione di 50 anni di carriera universitaria per la realizzazione della scuola. Negli anni successivi, a sue spese, ha anche permesso la realizzazione di campi da basket e pallavolo, e della sala informatica. Inoltre, dal 2007, sempre con fondi propri, finanzia premi per giovani laureati e dottori di ricerca. Ha erogato 140mila euro all’Accademia dei Georgofili e 40 mila euro alla Associazione scientifica di Produzione Animale (ASPA) per il riconoscimento di premi annui. Stefano Morelli, 42 anni (Roma) Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per il prezioso contributo che offre in ambito internazionale operando gratuitamente bambini affetti da labiopalatoschisi, ustioni e traumi di guerra» Laureato in medicina e specializzato in anestesia e rianimazione. Assunto all’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma come cardio-anestesista pediatrico, ha iniziato contemporaneamente a coordinare le attività Anestesiologiche e di Rianimazione della ONG Emergenza Sorrisi, operando gratuitamente bambini affetti da labiopalatoschisi, ustioni e traumi di guerra. Da dodici anni organizza missioni in: Africa, Medio Oriente, Europa dell’Est, Sud Est Asiatico, Sud America e America Centrale. Nel corso di queste missioni svolge anche attività di formazione ai medici ed infermieri locali.

Alfredo Murgo, 52 anni (L'Aquila), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per il suo contributo, quale libraio, nella tenuta della coesione sociale della comunità aquilana duramente colpita dai terremoti del 2009 e del 2016" Titolare della libreria «Il Cercalibro» de L’Aquila. È stato il Coordinatore regionale di una distribuzione gratuita di libri per 1.500 studenti in stato di difficoltà nelle aree colpite dal terremoto del Centro Italia. L’iniziativa, che è nata da un accordo tra editori, Associazione librai italiani e Ministero dell’Istruzione, ha voluto riconoscere il ruolo fondamentale delle librerie sul territorio come punto di riferimento per una comunità.

Greta Reinberg Mastragostino, 89 anni (Genova), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per portare avanti con passione e dedizione il servizio dell’associazione, fondata dal marito, Silvano Mastragostino, impegnata nel recupero chirurgico-ortopedico di bambini ed adolescenti in due missioni del Kenya" Presidente dell’Associazione Silvano Mastragostino, già Genova Ortopedia per l’Africa (G.O.A), fondata nel 1996 dal marito, Silvano Mastragostino, all’epoca Primario della 2° divisione di Ortopedia e Traumatologia dell’Istituto Pediatrico Giannina Gaslini di Genova. Il Prof. Mastragostino iniziò la sua opera di volontariato in Kenya nel 1984. Ancora oggi l’associazione, a lui intitolata, organizza tre spedizioni di intervento medico all’anno per il recupero chirurgico-ortopedico di bambini ed adolescenti che vivono nelle missioni cattoliche di Ol'Kalou e Naro Moru in Kenya, affetti da patologie alle articolazioni e che non avrebbero alcuna speranza di trovare adeguata assistenza medica in zona.I professionisti che prestano il loro servizio, rinunciando spesso ai giorni di ferie, provengono soprattutto da strutture genovesi e mettono a disposizione le loro capacità gratuitamente per un’opera svolta, spesso, in condizioni complicate.

Mauro Pelaschiar, 70 anni (Monfalcone - GO), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per il suo autorevole contributo nella sensibilizzazione al rispetto e alla tutela degli ecosistemi marini».Tra i nomi più noti della vela italiana, già timoniere (1983) di Azzurra, la prima barca italiana in Americàs Cup. Il 29 giugno 2018 ha compiuto il periplo d’Italia a vela come ambasciatore della Fondazione One Ocean per testimoniare il rispetto degli ecosistemi marini e diffondere la Charta Smeralda, un codice etico di comportamenti virtuosi per la conservazione dell’ambiente marino. In ogni tappa del tour ha illustrato gli obiettivi della Fondazione ed ha invitato i presenti a sottoscrivere e divulgare a loro volta la Charta Smeralda. Prima di salpare verso la tappa successiva, insieme al suo equipaggio si è impegnato a mettere in atto piccole azioni concrete di tutela dei mari. È testimonial Telethon.

Giacomo Perini, 23 anni (Roma), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per la sua straordinaria testimonianza in prima persona della forza e delle difficoltà proprie dei pazienti oncologici».Atleta paralimpico, è il rappresentante legale dell’Associazione Cresos. A 18 anni ha avuto un osteosarcoma ad alto grado al femore della gamba destra. Dopo 8 mesi di chemioterapia e una operazione per sostituire il femore con una protesi, sono subentrate una recidiva alla gamba e una infezione che hanno costretto i medici ad amputare l’arto inferiore. A distanza di pochi mesi sono seguite una nuova recidiva, una nuova operazione e nuove chemioterapie, quindi un’altra infezione alla gamba e una metastasi polmonare. In cinque anni Giacomo ha vissuto un susseguirsi di operazioni e cicli di chemioterapia. Dal primo giorno di ospedale, ha cominciato a scrivere un libro, dal titolo «Gli anni più belli», edito dall’Associazione italiana medicina da cui è nato anche un docufilm. Ha realizzato uno spettacolo teatrale «I fuori sede» che dà voce ai malati di cancro e testimonia il dolore ma anche la forza e l'energia necessarie per affrontare la malattia. La messa in scena dell’opera è stata resa possibile dall’Associazione Pancrazio, di cui lo stesso Giacomo è socio, e dalla Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo). Il ricavato è stato devoluto ad alcune associazioni di malati di tumore. Nonostante la malattia lo abbia costretto ad abbandonare l'equitazione, sua grande passione, non ha abbandonato l'attività sportiva ed oggi fa parte della Nazionale paralimpica di canottaggio. Lavora al Coni presso la Federazione Triathlon, settore paralimpico. Nel contempo studia Scienze politiche e gira per le scuole per parlare ai ragazzi della propria esperienza e portare loro un messaggio di speranza e resilienza.

Angelo Pessina, 57 anni e Francesco Defendi, 55 anni (Bergamo), Ufficiali dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: «Per il coraggio e l’altruismo con cui, a proprio rischio, sono intervenuti in soccorso dei passeggeri del velivolo privato che, nel settembre 2019, in provincia di Bergamo, è precipitato al suolo, prendendo fuoco" Nel settembre 2019, Pessina, già ispettore della Polizia di Stato e Defendi, già dipendente di una società di costruzioni metalliche, hanno visto davanti all’Aeroclub Taramelli il velivolo privato Mooney M-20, appena precipitato al suolo. Nonostante le fiamme e il fumo intenso, hanno aperto le portiere e tirato fuori il pilota, Stefano Mecca, e le figlie Chiara e Silvia. Purtroppo, a seguito delle deflagrazioni, non sono riusciti ad estrarre la terza figlia, Marzia, che, incastrata tra le lamiere, già non dava segni di vita. A seguito delle ferite riportare, il 28 ottobre scorso, è deceduto anche il Signor Stefano Mecca.

 

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