«Crediamo fermamente che in una scuola, soprattutto secondaria di primo grado, sia inopportuno che rappresentanti e mestieranti di guerra facciano ingresso» e in particolare in una «settimana da sempre impegnata, in milioni di scuole, a tenere alta la 'memorià, il ricordo più nero della nostra storia».
Così il Comitato No Muos e altre associazioni contestano l’incontro avvenuto il 24 gennaio scorso, in una scuola media di Caltagirone, tra studenti e marines militari Usa di stanza a Sigonella, nell’ambito di uno 'scambio culturalè di progetti in lingua straniera.
«Ci chiediamo - si legge in una nota congiunta - quale sia stata la motivazione educativa e didattica che abbia spinto ad approvare questa proposta, in un momento in cui la guerra e la violenza generale, di immagini, giochi, verbale e fisica, sembrano aver preso il sopravvento su esempi positivi, pacifici, costruttivi e di speranza. Nessuna polemica sterile verso un plesso che cresce con amore e dedizione futuri cittadini. Ma cosa abbia spinto una tale iniziativa non è chiaro».
Il Comitato No Mous e le associazioni sottolineano anche la coincidenza temporale dell’incontro, avvenuto il 24 gennaio, durante la settimana in cui ricorre la Giornata delle memoria, "affinché - prosegue la nota - le generazioni a venire ne siano inorridite e spaventate, tanto da formarsi per la creazione di un mondo di uguaglianza, solidarietà e pace, contro le guerre e olocausti, tuttora presenti in tutto il mondo».
«Vogliamo ora credere che sia stata solo una leggerezza - conclude la nota - e che la scuola continui ad essere promotrice di grandi valori morali, come la Pace e che soprattutto ne diventi garante, offrendo modelli educativi e culturali che non abbiano nulla a che fare con la guerra».(ANSA).
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