Una 28enne, S.D., è stata arrestata e posta ai domiciliari dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò, su richiesta della Procura Distrettuale della Repubblica, per estorsione aggravata ai danni di un sacerdote. La vicenda è iniziata nel 2019 quando un prelato, avendo un profilo su social network, dopo alcune richieste aveva concesso l'"amicizia" ad un giovane imbianchino residente nella provincia etnea che, oltre a dire di essere anche un calciatore dilettante, in quel momento in ritiro con la propria squadra ad Acireale, si era mostrato interessato a nuove esperienze sessuali pur dichiarando di esser fidanzato con una ragazza.
Percependo che il prete provasse una certa attrazione per lui, lo ha invitato ad un incontro presso una struttura alberghiera di un conoscente dove non ci sarebbe stato neanche bisogno di registrarsi e svelare la propria identità. Il sacerdote ha rifiutato e l'uomo ha cominciato a postare foto dal contenuto inequivocabilmente erotico seguite dall’invito a contraccambiare. Il prelato ha ceduto postando un video dove mostrava le sue parti intime ed il proprio volto riflesso in uno specchio.
La sera successiva, il giovane aveva rivelato al sacerdote che le immagini erano state viste dalla fidanzata che per gelosia gli aveva controllato il telefono e che la stessa, per acquisirle, aveva duplicato il suo profilo social, aggiungendo che la ragazza avrebbe denunciato tutto all’Arcivescovo di Catania ed alla trasmissione televisiva “Le Iene”.
In previsione che la fidanzata da lì a poco avrebbe voluto incontrare il prete per un chiarimento, il giovane imbianchino aveva suggerito al prete di riferire alla ragazza che nel 2018 avendo fatto dei lavori di tinteggiatura in parrocchia doveva ancora ricevere il saldo equivalente a 3.600 euro.
La giovane donna, utilizzando il perfetto assist fornitogli dal fidanzato, ha telefonato invitando il poveretto a presentarsi l’indomani all’interno della villa di Acireale con i soldi richiesti altrimenti lo avrebbe denunciato, replicando quanto già anticipato dal fidanzato, all’Arcivescovo di Catania ed alla trasmissione “Le Iene”.
L’indomani il prete ritirò il denaro in banca per poi recarsi all’appuntamento e trovò la giovane donna, con il volto seminascosto da una sciarpa, un copricapo e degli occhiali da sole, la quale, incassata la somma, lo rassicurò definendosi una ragazza di chiesa, felice in quel momento per aver salvato la reputazione di un sacerdote ed il suo fidanzamento.
Ma la ragazza qualche giorno dopo decise di chiedere altro denaro perchè in gravidanza e voleva prendere in affitto un’abitazione poiché il padre l’aveva costretta a lasciare la dimora familiare.
L'uomo si procurò altre 4.000 euro, che venne consegnato nella mani della donna sempre all’interno della villa comunale di Acireale. La donna presi i soldi decise di non dire più nulla ma non fu così perchè cominciò a scrivere tramite social, a fargli telefonate anonime, e in un’occasione affrontandolo addirittura in strada. Il prete a quel punto ha deciso di denunciare tutto ai carabinieri.
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