Il Tribunale del lavoro di Catania ha respinto la richiesta di reintegro cautelare a dirigente del comune di Bronte avanzata dalla vice segretaria comunale, dottoressa Maria Teresa Sapia, perché ne ha ritenuto infondati i motivi a sostegno del «pregiudizio imminente e irreparabile».
Per la mancata nomina a quadro da parte del sindaco di Bronte, Graziano Calanna, secondo il giudice gli eventuali danni patrimoniali e professionali patibili dalla Sapia nell’attesa del giudizio di merito, fissato per novembre, sono risarcibili «nella forma dell’equivalente monetario»; ovviamente se il ricorso sarà accolto.
La querelle è sorta lo scorso giugno quando, dopo un anno dalla cessazione dalla carica di assessore del comune di Adrano assunta nel 2015, la Sapia riacquisiva la compatibilità per tornare a dirigere gli Affari generali del comune di Bronte (ruolo svolto ininterrottamente dal 1998 al 2015), ma si vedeva lasciata fuori.
A maggio del 2019, infatti, il sindaco Calanna nominava 9 capi area, tra cui due diplomati, senza reintegrare la Sapia (ancora incompatibile) continuando poi a preferirle il suo oramai ex subalterno, dottor Nunzio Lupo, che, da capo area provvisorio Affari generali (come dipendente di categoria C con mansioni superiori) «sino al completamento dell’incarico» d’assessore della Sapia, a ottobre 2018 ne diveniva titolare, visto che durante la reggenza vinceva un concorso interno per funzionario (categoria D).
Ai capi area, oltre allo stipendio, spetta un’indennità di posizione, per il 2019 pari a 101.885,25 euro lordi, che la Giunta a maggio scorso ha deciso di ripartire per 9 unità organizzative, sebbene con la stessa somma avrebbe potuto istituirne anche dieci, così avvalendosi di più professionalità senza maggiori costi. Ha spiegato Calanna, però, che «l’incarico in questione non ha solo risvolti economici, ma anche di altra natura».
In merito all’ordinanza di rigetto dell’istanza cautelare emessa dal Tribunale del lavoro, pubblicata un paio di giorni fa, la Sapia non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione mentre il sindaco Calanna ha parlato di «pronuncia in linea con il panorama normativo e giurisprudenziale, che conferma la massima attenzione che il comune di Bronte ha per la legge».
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