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Coronavirus, in hotel i primi 10 dimessi dagli ospedali di Catania

L'ospedale Cannizzaro di Catania

L’Hotel Ibis Styles di Acireale si prepara ad ospitare i primi dieci pazienti guariti clinicamente da Covid-19 dimessi da ospedali di Catania, ma con tampone ancora positivo e per i quali è disposto un periodo di quarantena. Provengono cinque dal Cannizzaro, tre dal Garibaldi Nesima e due dal San Marco.

E’ il primo albergo della provincia ad essere attivato come «struttura collettiva di assistenza" per «garantire l’isolamento di: pazienti paucisintomatici, senza necessità di ricovero; pazienti appena positivizzati al tampone; pazienti dimessi dagli ospedali in condizioni stabili, ma ancora positivi; pazienti in assenza di tampone per i quali è stata individuata la necessità clinica di un periodo di quarantena».

Il servizio fa seguito a una convenzione fra l’Asp di Catania e l’Hotel Ibis style, che a regime potrebbe ospitare 60
pazienti, nella cornice delle misure disposte dal Presidente della Regione Siciliana per la gestione e il contenimento
dell’emergenza pandemica sul territorio regionale.  «Con questo servizio - spiega il direttore generale dell’Asp
di Catania, Maurizio Lanza - rinforziamo la rete territoriale per la gestione dell’emergenza. In questo modo alleggeriamo anche la pressione sugli ospedali e diamo una risposta concreta a tanti abitanti del nostro territorio».

L’equipe dell’Asp di Catania che lavorerà nell’hotel, formata preventivamente, è composta da infermieri ed ausiliari con la collaborazione di medici, psicologi, assistenti sociali che lavorano sul territorio, con il coordinamento affidato al dottore Mario Raspagliesi, infettivologo del Cannizzaro. Il progetto prevede, oltre l’organizzazione sanitaria, che consente di seguire il paziente sia sotto il profilo medico, psicologico, sociale, anche l’erogazione dei servizi alberghieri.

«È il primo momento - sottolinea il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Antonino Rapisarda - di una serie di
interventi con i quali assicuriamo la necessaria continuità assistenziale nella gestione dell’emergenza. Com'è evidente
l'Asp è impegnata su più fronti, da quello preventivo e epidemiologico, a quello ospedaliero. Con questo nuovo servizio, che si integra in un più ampio quadro di azioni, ordiniamo e armonizziamo gli interventi assistenziali sul territorio, in particolare per le fasce più fragili della popolazione».

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