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Carenza di medici all'ospedale di Bronte, il sindaco attacca l'Asp

Carenza di medici all’ospedale di Bronte e accorpamento del Sert con quello di Adrano, il sindaco Graziano Calanna attacca l’Asp di Catania che ribatte: «Carenze in tutti i presidi, più accentuate negli ospedali di periferia che non meritano di essere funzionali a esigenze di visibilità. Il Sert di Bronte resta aperto».

Calanna, che in nome della trasparenza chiede pubblicità degli organici di tutti gli ospedali dell’Asp etnea, al suo direttore Maurizio Lanza, e all’Assessorato alla Salute di Palermo, sostiene che al Castiglione-Prestianni di Bronte «in Ortopedia c’è un solo medico, nel Laboratorio analisi 2 anziché 4 e non c’è reperibilità cardiologica perché l’unico cardiologo regge pure l’ambulatorio. Gli anestesisti erano 7 e oggi sono 5, di cui soli 4 effettuano turni e reperibilità. Ancora più grave la situazione al Pronto soccorso - precisa Calanna -, dove dei 13 medici previsti ce ne sono 4 (più 4 del 118) e di giorno vi opera un solo medico, quando dovrebbero essercene almeno 2».

L’Asp replica: «Nel corso del 2019 sono state assegnate, all’Ospedale di Bronte, 13 nuove risorse professionali, fra comparto e dirigenza. A queste, in piena emergenza Covid, da inizio anno si sono aggiunti 4 medici specialisti e, il 1° giugno, prenderanno servizio 2 infermieri neo assunti. Sono state avviate procedure di reclutamento d’urgenza e indetti concorsi per le aree di maggiore criticità, in particolare l’area dell’emergenza - precisa l’Asp con una nota -, per sopperire alle carenze d’organico in tutti i presidi dell’Asp di Catania. Le carenze dipendono in massima parte dall’insufficiente numero di medici specializzati a livello nazionale. Questa carenza è purtroppo più accentuata negli ospedali di periferia - conclude l’Asp - che non meritano né di essere criticati né di essere funzionali a esigenze di visibilità».

L’accorpamento del Sert di Bronte con quello di Adrano, poi, Calanna non se lo spiega proprio: «Non capisco, ha sempre funzionato benissimo. Verificheremo la legittimità degli atti perché la legge garantisce autonomia a tutti i Sert, che devono avere un organico proprio, oltre ad un numero di personale che Bronte non ha da tanto tempo. In queste condizioni - conclude - non mi vengano a dire che deve essere soppresso per mancanza di utenti».

Sull’accorpamento del Sert il direttore del Dipartimento Salute mentale dell’Asp di Catania, Carmelo Florio, afferma: «Nell’atto aziendale è stata definita una sola Unità operativa semplice Bronte-Adrano, ma entrambe le sedi permangono. Bronte non potrebbe mai essere soppressa perché offre un servizio anche a comuni della provincia di Messina».

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