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Coronavirus, il primo caso post lockdown di Bronte è un falso positivo

Tamponi per il coronavirus

È un «falso positivo» il primo caso di coronavirus post lockdown di Bronte, annunciato sabato scorso dal sindaco Graziano Calanna. Ieri pomeriggio, dai microfoni della locale emittente RadioTrc, Calanna ha comunicato: «Ho sentito la persona interessata che nel giro di cinque giorni ha effettuato due tamponi e sono risultati entrambi negativi».

Ha spiegato poi il sindaco Calanna: «È facile presumere che il primo tampone avesse dato esito sbagliato, ma è chiaro che nel momento in cui arriva un dato ufficiale dell’Asp è mio dovere dare la notizia. Nonostante non mi sia ancora giunta comunicazione ufficiale dall’Asp, posso dire che la persona interessata è guarita, qualora sia mai stata contagiata, visto che nei fatti non ha mai avuto questo virus».

«L’Asp ha capito che c’era qualcosa che non andava - conclude Calanna - nel momento in cui tutti i tamponi fatti ai familiari hanno dato esito negativo, nonostante i contatti con il presunto contagiato»

Sabato scorso, il bollettino diramato dal ministero della Salute non contemplava il “positivo” di Bronte. Ciò lascia dedurre che l’Asp di Catania, sebbene avesse comunicato al sindaco l’esito positivo del primo tampone, non aveva ravvisato ancora quel grado di certezza per parlare ufficialmente di contagio da Covid.

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