Aumentano i casi di coronavirus a Bronte. Quindici i nuovi positivi accertati dalle Usca. Sono 6 in più rispetto all’ultima rilevazione. Nella cittadina etnea i contagiati da Covid-19 sono 15 mentre 97 persone sono in isolamento preventivo. Tra le misure di contenimento adottate in via preventiva dal Comune la sospensione del mercato settimanale del giovedì per una settimana e la didattica a distanza fino a sabato per 5 istituti superiori.
"Una condizione da monitorare senza allarmi - afferma il sindaco Pino Firrarello - il nostro obiettivo adesso deve essere quello di evitare di raggiungere i numeri dei Comuni che purtroppo sono stati dichiarati zona rossa".
Il sindaco ha convocato in municipio i rappresentanti sindacali del mercato. "Il mercato per adesso va sospeso - ha detto Firrarello - per evitare quegli assembramenti che solitamente si formano". Firrarello e il suo collaboratore Pippo Pecorino hanno illustrato qualche dettaglio in più ai commercianti e domani il mercato non si farà, ma il comune si è detto "pronto a creare condizioni per contingentare gli ingressi al mercato".
Proposta che i rappresentanti dei commercianti hanno all’inizio contestato. Durante la riunione di ieri, il rappresentante del mercato, Vincenzo Lando, quello della Fiva di Bronte, Salvatore Grassia, e il presidente di Confcommercio-Bronte, Roberto Valenti, i commercianti sono rimasti perplessi: "Non capiamo perché si chiudono i mercati all’aperto e i centri commerciali rimangono aperti".
All’incontro tenutosi al comune, c’erano pure gli assessori designati Antonio Leanza e Marco Samperi, i competenti capi area del comune Salvatore Caudullo e Nino Minio, l’avvocato Antonella Cordaro ed il comandante della Polizia municipale Giacinto Rodano.
La dirigente scolastica dell’Istituto Ignazio Capizzi Capizzi, Grazia Emanuele, "preso atto delle richieste dei sindaci dei comuni viciniori» e «al fine di rasserenare genitori e studenti e personale" ha attivato la didattica a distanza (DAD) da ieri fino a sabato prossimo, "in attesa di rivedere l’organizzazione didattica con una eventuale rimodulazione degli orari e superare eventuali criticità della DDI (Didattica digitale integrata, ndr), che comunque, come stabilito dal dpcm del 18.10.2020, rimane complementare alla didattica in presenza".
Le scuole interessate dal provvedimento sono: i licei classico, scientifico e artistico, l’istituto professionale per l’agricoltura e quello per l’industria e l’artigianato.
Caricamento commenti
Commenta la notizia