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Il Covid uccide Tano Bonina, ultimo leader dei comunisti di Bronte: pochi minuti dopo muore anche la moglie

Lutto nella sinistra brontese, il Coronavirus porta via il decano e ultimo leader dei comunisti di Bronte, già consigliere comunale e vice sindaco, Tano Bonina (84 anni), e la consorte Carmela Gulino (78 anni), che ieri pomeriggio, al cimitero di Bronte, hanno ricevuto l’ultimo saluto da familiari e compagni. Erano spirati mercoledì scorso al reparto Covid dell’Ospedale Garibaldi di Catania, prima il marito e, alcuni minuti dopo, la moglie.

Fedele alla linea ortodossa, nel 1991 sciolto il Pci Bonina scelse Rifondazione comunista al Pds. "Perdiamo un vero amico e un autentico compagno - commenta il segretario Pd di Bronte, Maurizio Gorgone -, uomo d’altri tempi, con i valori della cultura e della politica della sinistra. Ho condiviso con lui un lungo percorso politico in cui ho avuto modo di apprezzare la rettitudine e la capacità amministrativa di un politico onesto ed esperto".

Nell’evidenziarne l’impegno anche "per l’emancipazione del lavoro, fra le fila del partito comunista, dove scelse d’iscriversi fin da giovane", Antonello Caruso e Andrea Sgrò (componenti del locale direttivo Pd) sul "compagno Tano" sottolineano che "dopo la scissione della Bolognina entrò nel Prc, di cui a Bronte fu segretario e consigliere comunale, riuscendo a realizzare con la sinistra brontese, nel 1997, un progetto politico che lo portò a ricoprire la carica di vice sindaco di Bronte".

A nominarlo in giunta, all’inizio del suo secondo mandato fu l’allora primo cittadino Mario Zappia, il quale descrive il suo "strettissimo collaboratore" Tano Bonina come "persona con un alto senso delle Istituzioni, che ha servito il Comune sia come consigliere sia come amministratore, da comunista convinto che il suo ruolo era al servizio del Popolo brontese. Ricordo la sua capacità di ricondurre ogni azione che intraprendevamo all’interesse della gente comune, con cui dialogava per comprendere l’essenza dei suoi problemi. Uomo onesto, fattivo e combattivo - puntualizza infine l’ex sindaco Zappia -, si è distinto per una dote rara ai nostri tempi: avere un’ideale nobile e spendere la propria vita per questo".

Il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, conclude: "Con Tano Bonina abbiamo avuto un rapporto politico alternato da momenti di contrasti e di condivisioni. Di lui ho sempre apprezzato la sua linearità politica, assolutamente ligia alle decisioni del suo partito. Mi è dispiaciuto sapere che sia lui sia la moglie siano andati via a causa di questa epidemia, che non risparmia niente e nessuno".

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