Una grande piazza verde, con spazi per il relax, aree giochi per bambini e per il fitness, energeticamente autonoma. Il progetto che valorizzerà l’area dell’ex presidio ospedaliero Santa Marta-Villermosa di Catania è stato presentato questa mattina dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dall’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza, dal sindaco di Catania Salvo Pogliese, dall’assessore comunale all’Urbanistica, Enrico Trantino. L’intervento, finanziato con due milioni e 330 mila euro dalla Regione Siciliana, punta alla valorizzazione e alla riqualificazione del quadrilatero di quasi 4 mila metri quadrati che sorge tra via Gesualdo Clementi e via Bambino
Al posto del fabbricato dismesso, risalente agli anni 50-60, sarà realizzata una piazza e tornerà visibile il prospetto del settecentesco palazzo con giardino e del giardino interno. I lavori sono coordinati dal Genio civile di Catania, guidato dall’ingegnere Natale Zuccarello.
Il progetto, redatto dall’architetto Giuseppe Scannella, punta a restituire decoro e fruibilità a questa parte del rione Antico Corso, avviando un’opera di riqualificazione del quartiere del centro storico etneo in cui sono stati dismessi vari plessi ospedalieri.
"Nei nove capoluoghi dell’Isola stiamo lavorando a un piano di riutilizzo dell’edilizia sanitaria dismessa – dichiara il presidente della Regione, Musumeci - per evitare contenitori vuoti e finalizzare questi immobili ad attività culturali o socioculturali. A Catania, coinvolgendo gli ordini professionali e la Soprintendenza per i beni culturali, col sindaco Pogliese abbiamo concordato di eliminare un obbrobrio che non si può riconvertire, parte del dismesso ospedale Santa Marta, sulla sommità del Montevergine. La demolizione consentirà di consegnare al quartiere dell’Antico Corso una piazza che fino ad oggi è rimasta preclusa alla fruizione oltre che alla visione del passante. L’edificio del settecento, invece, quando sarà restaurato, potrà ospitare uffici pubblici".
"Si avvia un percorso di rigenerazione urbana di eccezionale valenza, che determinerà un effetto domino di riqualificazione coinvolgendo anche l’edilizia privata come avvenuto in tante altre città europee – aggiunge il sindaco Pogliese - Questo si inserisce all’interno del progetto sulla mobilità, con la metropolitana che interesserà questo quartiere con tre nuove fermate entro il 2024".
"È il ritrovamento di un luogo finora nascosto e che verrà restituito alla città – sottolinea l’architetto Scannella - Possiamo definirlo piazza perché luogo di incontro, di socialità. Abbiamo implementato le aree verdi, eliminato le scale in modo che l’area sia accessibile a tutti".
Il giardino storico, già in origine nascosto dalle mura, verrà restituito alla libera fruizione, come una piazza, perché diventerà spazio pubblico, luogo di raccolta, agorà.
Rispettando la memoria storica del luogo, lo spazio ritrovato avrà un’ampia permeabilità funzionale e visiva. Gli alti pilastri su via Clementi, rivestiti in pietra bianca e lavica, reinterpretano i caratteri decorativi del barocco, ma diventano anche funzionali al sostegno della copertura in vetro fotovoltaico. Oltre questa “cortina” si apre il giardino e sullo sfondo appare il prospetto dell’edificio settecentesco attribuito alla scuola vaccariniana.
Su via Bambino, dove gli edifici esistenti sono notevolmente più bassi, un muro sagomato delimita i margini dell’area, accogliendo una zona per il fitness. Lo spazio sotto la copertura fotovoltaica è arricchito da un sistema di vasche con giochi d’acqua alternate a due filari alberati di ulivo o carrubbo, tra i quali sono previste panchine piene. Non ci sono più scale, tranne quella storica del palazzo settecentesco, ma piani orizzontali e inclinati con lieve pendenza.
Previste aree per la socialità, tavoli dove scrivere, leggere, giocare a carte, una zona con giochi per i bambini immersa nel verde, fontanelle accessibili a persone con disabilità motoria, centini per la raccolta differenziata, dog station e posteggi per le biciclette, ma anche servizi igienici autopulenti di ultima generazione.
La pensilina fotovoltaica trasparente produrrà circa 150KWh di energia, per le necessità della piazza e delle future destinazioni previste per l’edificio storico; la parte di energia eccedente potrà essere stoccata. Grazie alla leggera struttura metallica che la compone, la pensilina potrà essere usata come un graticcio teatrale, per sospendere, all’occorrenza, banner, maxischermi, sistemi di sonorizzazione.
In una grande vasca interrata saranno convogliate le acque pluviali, da riutilizzare per l’irrigazione e i servizi.
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