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Etna, nube di sabbia vulcanica dal cratere Sud-Est: limitazioni al traffico aereo su Catania

Parossismo in corso sull'Etna. Forti boati sono uditi dalla notte nei paesi pedemontani. E' ancora il cratere di Sud-Est a tenere banco emanando una nube di sabbia vulcanica che sta creando problemi al traffico aereo, perchè sospinta dal vento in direzione Sud-Sud-Est.

A partire dalle ore 7 di stamani, a causa dell'evento le autorità aeroportuali hanno disposto la chiusura settore B2 dello spazio aereo, con conseguente limitazione di traffico a 4 arrivi all'ora. Questo causerà ritardi e disagi sia sui voli in arrivo che su quelli in partenza.

Secondo le previsioni del meteorologo Massimo Mertoli i territori a rischio ricaduta cenere vulcanica con associati lapilli, potrebbero essere Tarderia, Pedara-Trecastagni, San Giovanni la Punta, Sant’Agata li Battiati, Tremestieri Etneo, San Gregorio e forse con tendenza verso Fleri, Lavinaio, Monterosso e generalmente l’acese.

I venti dominanti in quota (4000-6000 metri) a componente settentrionale e potrebbero oscillare da Nord-Nord-Ovest. L'Osservatorio etneo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che monitora la.situazione del vulcano comunica che si osserva il graduale passaggio dell'attività stromboliana a fontana di lava al Cratere di Sud-Est.

Inoltre dalle telecamere di sorveglianza si osserva un trabocco lavico in direzione Sud-Ovest. L'ampiezza media del tremore vulcanico è via via ulteriormente aumentata e attualmente mostra valori molto alti. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è ubicato in prossimità del Cratere di Sud Est ad una elevazione di circa 2900 - 3000 m sopra il livello del mare.

Anche l'attività infrasonica mostra un marcato incremento sia nella frequenza di accadimento che nell'ampiezza degli eventi ed è localizzata presso il cratere di Sud Est.

"È evidente che il fenomeno delle ceneri vulcaniche su quest’area ha un aspetto contingente d’urgenza che è quello di dare le risposte oggi e come Protezione Civile lo stiamo facendo con la Regione Siciliana con lo stanziamento dei fondi che consentiranno ai Comuni di affrontare le spese fino a oggi sostenute". Lo ha detto il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, oggi a Catania. "C'è poi una questione strutturale - ha aggiunto - perchè il vulcano è qui, i territori sono qui e non dobbiamo ogni volta immaginare che sia una sorpresa perchè il vulcano fa il suo mestiere e noi ci dobbiamo attrezzare in modo strutturale. Capire come intervenire approfondendo tutti i temi che il fenomeno della cenere porta: da quello della salute a quello dell’impiego e dell’utilizzo, la gestione del rifiuto, se è rifiuto. Questo necessita ovviamente una concertazione con i territori e con altri soggetti istituzionali nazionali e con le autorità europee soprattutto per quello che attiene l’utilizzo e i risultati di queste ceneri che hanno interesse in ambito europeo dei rifiuti".

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