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Riprende l'attività stromboliana dell'Etna, esplosioni dal Cratere Sud-Est

L'Etna, il vulcano più alto d'Europa e il secondo più attivo del mondo è in "stato di agitazione". Stamattina si è verificato un episodio non di parossismo o di eruzione, ma che comunque ha generato la curiosità di turisti e allarme tra la popolazione della plaga etnea ancora duramente provata dalla ricaduta ricaduta materiale piroclastico che ha ricoperto ogni cosa nelle scorse settimane.

Boris Behncke, vulcanologo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia(INGV) di Catania, da noi raggiunto telefonicamente, spiega: "In effetti qualcosa è accaduto stamattina. Pare che ci siano un po' di crolli interni: sta uscendo polvere marrone, quindi materiale vecchio, e sembra venire dalla parete, non dal centro (dove c'è la bocca principale) del cratere c'è comunque un po' di 'agitazione' anche al Cratere di Sud-Est, dove ieri ci sono state diverse esplosioni, e la Bocca Nuova ha un condotto aperto, dove - nelle immagini satellitari - si vede un'anomalia termica (calore)".

Marco Neriprimo ricercatore INGV dagli strumenti della Sala operativa dell'Osservatorio Etneo conferma: "Non è chiaro se è il NEC a determinare questa risalita del tremore (direi piuttosto il SEC, come le altre volte). Però anche nei giorni scorsi il Cratere di Nord Est (NEC) aveva prodotto qualche emissione di cenere. Probabilmente si sta pressurizzando anche questo condotto (oltre a quello del SEC), per cui è possibile che si possano verificare altri 'sbuffi di cenere dal NEC, ma teniamo d'occhio il Cratere di Sud-Est, visto l'andamento lento, ma costante del tremore vulcanico". Per fortuna, almeno per oggi, nessuna ricaduta di sabbia".

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