"Ho portato al vicebrigadiere Sebastiano Grasso il ringraziamento della comunità siciliana per il gesto da lui compiuto, che rende onore all’uniforme dell’Arma e ai valori militari. A lui e alla sua famiglia va il mio apprezzamento". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in compagnia dell’assessore alla Salute Ruggero Razza, all’uscita dal reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Cannizzaro di Catania dove è stato operato il militare dell’Arma ferito ad Acireale durante una rissa.
"Sono rimasto colpito dal gesto di follia che ha originato questa grave situazione - ha aggiunto Musumeci -. Non si può minimizzare quanto accaduto e sono convinto che le forze dell’ordine e la magistratura stanno affrontando con grande professionalità questa difficile situazione".
Il carabiniere ferito è attualmente ricoverato nel reparto di Neurochirurgia, in condizioni generali stazionarie. Lo rende noto l’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania, sottolineando in una nota che ha continuato la terapia farmacologica e le visite specialistiche finalizzate alla valutazione dei reliquati della lesione vertebro-midollare. È stata effettuata, in particolare, una nuova serie di controlli necessari al percorso riabilitativo, già iniziato nella degenza in corso, che proseguirà dai prossimi giorni nell’Unità Spinale Unipolare. Al momento la prognosi resta riservata con riferimento al pieno recupero della funzionalità motoria.
Il sottufficiale, che era in chiesa per la prima comunione del figlio, rischia la paralisi perché il proiettile che lo ha raggiunto alla gola ha invaso anche il canale midollare. A esplodere il colpo un 63enne, nonno paterno di un altro ragazzino che doveva fare la prima comunione, che è stato arrestato per tentato omicidio e porto illegale di arma da fuoco. La procura ne ha disposto la detenzione cautelare in carcere.
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