Due imprenditori del settore della vendita di carburanti e della ristorazione da asporto a Caltagirone, madre e figlio, sono stati denunciati dalla guardia di finanza per circonvenzione di incapace di un loro parente e auto-riciclaggio. Sono stati i militari della compagnia di Caltagirone a ricostruire, tramite accertamenti bancari, persone informate sui fatti, nonché bilanci e documentazione contabile, un sistema finalizzato all’appropriazione in tre anni, di tre immobili nel cuore della zona commerciale di Caltagirone, il cui valore è stato stimato in oltre 300 mila euro, nonché contanti per 327 mila euro. I due, sorella e nipote della vittima, approfittando di un momento di grave debolezza emotiva dell’ultrasessantenne, storico commerciante del settore calzaturiero, dovuto sia a lutti familiari sia all’aggravarsi delle condizioni cliniche del figlio, si sono impossessati anche, con titoli al portatore e contratti di compravendita, della somma di 627 mila euro. La maggior parte dei proventi è stata poi immessa all’interno delle casse della società di rivendita carburante e bar-tabacchi. Disposto il sequestro dei beni.