L’indagine non lo sfiora nemmeno, ma in una intercettazione dell’inchiesta Genius l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone verrebbe tirato in ballo, assieme al capo della sua segreteria politica Pippo Li Volti, da due degli arrestati nell’operazione che ha svelato un giro di appalti truccati. L'ex ingegnere capo del Genio civile di Catania, Natale Zuccarello e Nunzio Adesini, rappresentante della Nuvori srl di Gela, si riferirebbero all’assessore Falcone e a Li Volti parlando dell’appalto per il dissesto idrogeologico della collina di Vampolieri, ad Aci Catena.
«Sono dispiaciuto per essere tirato in ballo in una vicenda che mi vede completamente estraneo, se non per aver compiuto la consueta attività di stimolo e vigilanza che interessa i lavori pubblici di tutta la Sicilia», dice, Marco Falcone, in relazione all’indagine giudiziaria che ha interessato il Genio civile di Catania. «Come già ribadito in passato - aggiunge l’assessore - confermiamo la fiducia nella magistratura, impegnata a vigilare sull’attività della pubblica amministrazione nell’interesse di tutti. È giusto e naturale che le eventuali condotte illecite vadano perseguite, senza che ciò getti un’ombra sull’intera e importante mole di lavoro e sull’impegno del Genio civile di Catania in questi anni. Posso dare conferma della circostanza in cui, durante un sopralluogo ad Aci Catena, alla presenza dell’amministrazione comunale e di altri parlamentari regionali, chiesi che venisse completato il lavoro di risanamento del dissesto idrogeologico di via dei Ciclopi mediante la pavimentazione e la riqualificazione dell’intera strada. Questo con l’obiettivo di dare decoro e dignità alla zona di Vampolieri, da tempo alle prese con forti disagi. Confidiamo che tutte le persone coinvolte nell’indagine possano fare chiarezza sulle loro posizioni».
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