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Catania, piove dentro l'istituto Archimede: la denuncia di studenti e genitori

Il tetto di un'aula dell'Archimede

«Fa piacere che la Regione annunci attraverso l’assessore Roberto Lagalla la propria disponibilità a intervenire dopo il crollo al Liceo Boggio Lera, ma non si può rincorrere emergenza dopo emergenza sperando che non avvenga l’irreparabile. Dall’Istituto tecnico Industriale Archimede, altra storica istituzione catanese della Pubblica istruzione, studenti e genitori segnalano con preoccupazione che piove nelle aule. Noi chiediamo un piano per le scuole a Catania e provincia. Sul diritto alla sicurezza, alla salute, alla vita di studenti e lavoratori della Scuola non siamo disposti a fare sconti a nessuno!». Lo affermano i segretari generali di Uil e Feneal-Uil Catania, Enza Meli e Nino Potenza, insieme con il segretario regionale Uil Scuola, Salvo Mavica, esprimendo «solidarietà a ragazze e ragazzi che ancora in queste ore manifesteranno nelle strade cittadine per denunciare uno stato di cose che non va da troppo tempo e che le condizioni meteo di questi giorni hanno solo fatto emergere in tutta la sua drammaticità».

I danni al Boggio Lera

In merito ai danni causati dal maltempo al liceo Enrico Boggio Lera, in mattinata è intervenuto l'assessore Lagala: «È chiaro che la tragedia sfiorata ha reso ancor più evidente la necessità di un intervento d’urgenza per rendere nuovamente agibile la scuola e garantire un ambiente sicuro agli studenti. Urge tuttavia chiarire che ad oggi, presso gli uffici dell’assessorato, non si rinviene alcuna richiesta di ristrutturazione di quell’edificio scolastico, nonostante i fondi regionali disposti negli ultimi anni a supporto dell’edilizia scolastica». «Esprimo, in ogni caso, massima disponibilità alla Città metropolitana - prosegue l’assessore - per contribuire a sostenere i necessari e più immediati interventi d’urgenza. Tengo a ribadire che la progressiva riqualificazione del patrimonio edilizio della scuola siciliana è stata sin dall’inizio una delle priorità del governo Musumeci e, di fatto, sono stati investiti oltre 500 milioni di euro, tra risorse regionali, statali e comunitarie, per oltre 1.500 interventi finalizzati all’adeguamento strutturale, energetico, impiantistico, sismico e di messa in sicurezza. È chiaro che il quadro ereditato, così in Sicilia come nel resto del Paese - osserva Lagalla - è estremamente complesso e il processo di rinnovamento, ancora in corso, per la sua piena realizzazione necessita di grande e piena collaborazione da parte degli enti locali».

La Uil chiede più risorse per l'edilizia scolastica

Meli, Potenza e Mavica aggiungono: «Comuni e Città Metropolitana non devono rimanere soli e senza risorse, come spesso avviene, a gestire il disastro dell’edilizia scolastica ma nel contempo sollecitiamo chiarimenti sulle affermazioni di Lagalla che ha precisato come negli uffici del suo assessorato non sia mai arrivata alcuna richiesta di ristrutturazione del Boggio Lera. La Uil insieme con Feneal e Uil Scuola chiedono di conoscere quali siano i progetti di concreto intervento per il Liceo catanese e per gli altri plessi, tra cui l’Istituto Archimede». «Non smetteremo mai di rivendicare– concludono gli esponenti sindacali – risposte dalla politica su un piano straordinario di messa in sicurezza delle strutture, pubbliche e private, partendo proprio dagli istituti frequentati da ragazze e ragazzi del nostro territorio. Non smetteremo mai di rivendicare risposte dalla politica sulla vergognosa classificazione del nostro territorio in fascia 2 di rischio sismico che sottrae ai catanesi risorse e lavoro buono, utile. Altre opportunità negate, che gridano scandalo».

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