Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Riposto, la Diocesi ricorda il frate camilliano ucciso da chi aiutava

Fratel Leonardo Grasso aveva 78 anni

«Mercoledì 1 dicembre 2021 si celebra la Giornata mondiale per la lotta contro l’Aids. È un’occasione per ricordare la morte tragica avvenuta lo scorso 5 dicembre di Fratel Leonardo Grasso nella «Tenda San Camillo» di Riposto, che è una casa famiglia dei religiosi camilliani che soccorre e assiste i malati Aids». Lo afferma in una nota la Diocesi di Acireale ricordando che «la struttura è stata danneggiata da un incendio causato da un ospite della casa famiglia e fratel Leonardo a 78 anni è morto alle prime luci dell’alba avvolto dalle fiamme».

Il missionario ucciso da chi aiutava

Secondo quanto venne ricostruito, uno degli ospiti che assisteva sarebbe l'assassino. Dopo il delitto, per deviare i sospetti, avrenne appiccato il fuoco da cui è divampato l’incendio prima di fuggire con l'auto di fratel Leonardo.

Un incontro sulla Giornata mondiale contro l'Aids

Fratel Carlo Mangione, direttore ufficio Comunicazioni sociali dei camilliani, quel giorno, alle 18.30, terrà un incontro su Significato e senso della Giornata Mondiale contro l’Aids alla luce dell’esperienza della Tenda San Camillò. «La nostra comunità - afferma il religioso - oltre a custodire la testimonianza silenziosa e feriale di fratel Leonardo, è impegnata con l’aiuto di amici e benefattori a riaprire la comunità per essere segno dell’amore di Dio per i piccoli e gli ultimi che restano i primi nel cuore di Dio». Il vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, venerdì 3 dicembre, alle 20.30, nella chiesa San Camillo di Acireale terrà la meditazione nella Veglia Eucaristica di preghiera per i malati di Aids e gli operatori sanitari, animata dai giovani camilliani in formazione. Il presule, ad un anno dalla tragica scomparsa di Fratel Leonardo, così lo ricorda: «La vita del religioso è stata indissolubilmente legata alla «Tenda San Camillo», essendo stato lui stesso un pilastro della comunità che ospita tossicodipendenti, malati di Aids e persone senza fissa dimora». “È doveroso, quindi - aggiunge mons. Raspanti - rievocare come esempio di virtù la figura del camilliano che ha offerto la propria vita a Dio attraverso il servizio agli ultimi e agli emarginati».

Caricamento commenti

Commenta la notizia