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Bronte, personale ridotto e caos all'ufficio postale: protesta anche il sindaco

Il sindaco di Bronte Pino Firrarello in coda all'ufficio postale

Ufficio postale di Bronte piccolo e personale ridotto, protesta del sindaco Pino Firrarello, che ha trascorso alcune ore in fila per constatare i disagi segnalatigli da vari utenti, soprattutto in questo periodo in cui per le norme anti Covid l’attesa continua ad avvenire fuori, anche con temperature gelide. Due soli gli sportelli aperti, con altrettanti impiegati «che fanno il possibile, forse più del dovuto, ma per effettuare le operazioni ci vuole tempo».
Per evitare code, ha scritto il sindaco in un comunicato, «Poste spa ha sempre consigliato agli utenti di prendere un appuntamento con l’app. Ma non tutti sono avvezzi alla tecnologia e chi si reca all’Ufficio postale e prende un biglietto spesso si vede pure sorpassato da chi ha prenotato con lo smartphone».
«È una vergogna! Quel che vedo non è degno di un’azienda al servizio di utenti che pagano - ha detto Firrarello durante il sopralluogo -. La pensino pure come credono, ma solo 2 sportelli in funzione in una cittadina di 20 mila abitanti e con le motivazioni che ci sono a Bronte sono troppo pochi. Poste Italiane la smetta di accampare scuse: deve risolvere il problema, anche perché gli utili che raccoglie a Bronte sono notevoli. E non mi vengano a dire, poi, che lunedì c’è stato un black out elettrico: la coda si forma sempre».
Il primo cittadino ha concluso: «Più volte abbiamo scritto e in diverse occasioni ci siamo riuniti con i rappresentanti dell’Azienda, ma senza ottenere nulla. Verificheremo con i legali se è possibile ricorrere alla magistratura per restituire ai cittadini un servizio efficiente. Non è possibile che alcuni, rendendosi conto dei tempi di attesa fuori la porta dell’Ufficio postale, si convincano a prendere l’auto ed andare a Maniace o Maletto».

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