Calci e pugni agli infermieri perché stanco dell'attesa giudicata troppo lunga. È successo al pronto soccorso dell'Ospedale Cannizzaro di Catania. Solo l'ultimo di episodi simili avvenuti in tutta la Sicilia e sul quale prende posizione il sindacato Nursing Up: "Un paziente, infastidito dall'eccessiva attesa, è letteralmente esploso come una bomba a orologeria, aggredendo tutti gli operatori sanitari che gli capitavano sotto tiro. I pronto soccorso sono diventati vere e proprie trincee - afferma il presidente di Nursing Up, Antonio De Palma -, solo nel primo trimestre 2021 si contano centinaia di fughe volontarie dai presidi: logorati da un mestiere che non li ripaga più, decidono nella migliore delle ipotesi di cambiare reparto" perché sempre più spesso "addirittura scelgono di cambiare vita e abbandonare la sanità, optando per le dimissioni volontarie". A fine marzo Siracusa, furono denunciati due nomi che, ubriachi, infastidivano il personale del pronto soccorso. Pochi giorni prima, a Palermo, il figlio di una paziente che voleva entrare nel pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia, aveva aggredito una guardia giurata ed era stato denunciato per minacce, lesioni e interruzione di pubblico servizio. Scene ripetute anche altrove, come al Civico (sempre a Palermo) quando, nel novembre scorso, la morte di una paziente scatenò una sorta di assalto ai medici del pronto soccorso che fu devastato dalla furia dei figli della vittima.