I fuochi d’artificio esplosi illegalmente sono ormai una costante quotidiana nella vita dei catanesi. Non passa giorni, infatti, che in orari e quartieri diversi illuminano, e spesso turbano, le serate cittadine. A volte segnalano la scarcerazione di un malavitoso o ne festeggiano a distanza il compleanno, oppure sono un contorno festoso per folcloristiche feste in strada o nelle piazze per ricorrenze familiari. Una cattiva abitudine che si è estesa anche al di fuori di ambienti malavitosi.
L’altra sera un giovane padre di 25 anni ha pensato di dare maggiore solennità al battesimo del figlio e, con una trentina di familiari a fare da pubblico, ha fatto esplodere numerosi fuochi pirotecnici in piazza Dante, sul sagrato della monumentale Chiesa di San Nicolò, a Catania, a pochi metri dalla stazione dei carabinieri. I militari, attirati da luci e rumori, lo hanno praticamente colto con il cerino in mano mentre innescava un’intera batteria di fuochi, peraltro del tipo vietato. L’uomo è stato denunciato per accensione ed esplosioni pericolose e per deturpamento di un bene storico monumentale. Le forze di polizia in città sono particolarmente impegnate a fronteggiare questa dilagante e incivile nuova moda che spesso rischia di creare pericolosi per le persone e la circolazione.
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