Ha continuato a minacciare e insultare l’ex compagna e i figli, nonostante il divieto di avvicinamento. Per questo la procura di Catania, nell’ambito delle indagini a carico di un catanese di 68 anni, indagato per i reati di “violenza privata” e “violazione di domicilio” nei confronti dell’ex compagna, ha richiesto ed ottenuto dal gip del Tribunale etneo la sostituzione della misura cautelare del divieto di avvicinamento con gli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico, misura che è stata eseguita dai carabinieri della stazione di Mascali.
Le indagini, coordinate dal pool di magistrati specializzati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno fatto luce sulle condotte dell’uomo il quale, nonostante fosse, sin dallo scorso mese di luglio, sottoposto all’originaria misura cautelare, ne avrebbe violato le prescrizioni, tra le quali il divieto di avvicinarsi ad una distanza di meno di 100 metri dalla persona offesa, determinandone quindi l’aggravamento.
In particolare l’uomo si sarebbe avvicinato più volte alla ex convivente, una 55enne di Mascali e ai suoi figli, al solo scopo di controllarli ed insultarli.
Tali condotte avrebbero contribuito a minare la serenità psicologica già compromessa dell’ex compagna vittima dei reati e ad indurla, pertanto, a sporgere ulteriore denuncia ai carabinieri
Minacce all'ex compagna, a Mascali un uomo finisce ai domiciliari
Il sessantottenne nonostante il divieto di avvicinamento ha continuato a perseguitare la donna e i figli
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