Un uomo di 36 anni di Acireale non ha potuto presentare domanda di partecipazione al concorso per 140 commissari di polizia perché aveva superato il limite d’età previsto da bando, fissato in 30 anni non compiuti. I giudici del Tar Lazio hanno ammesso il ricorrente assistito dello studio legale Leone-Fell & C alla partecipazione del concorso. «In questo caso - spiegano Francesco Leone, Simona Fell e Raimonda Riolo, legali dello studio Leone-Fell - il limite d’età è un requisito illegittimo, in quanto le funzioni del Commissario di Polizia non hanno carattere operativo bensì direttivo ed amministrativo. Mentre per l’accesso alle forze armate vi è stato un ulteriore abbassamento del limite d’età, le nostre azioni confermano che tali limiti sono irragionevoli e possono essere superati. Siamo lieti che i giudici abbiano compreso e accolto le nostre richieste».
Nel decreto, i giudici riprendono la sentenza della Corte di Giustizia Europea VII° che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro come sancito dell’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. La fissazione di un limite massimo di età a 30 anni per la partecipazione a un concorso diretto ad assumere commissari di polizia, che non richiedono capacità fisiche particolari, impone un requisito sproporzionato, che spetta al giudice verificare.
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